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Museo Nazionale Romano, Aula Ottagona: l’ex Planetario diventa il Museo dell’Arte Salvata, 2022

16 settembre 2022 - ore 18,39
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Nasce il Museo dell’Arte Salvata

Dopo un accurato restauro ha riaperto l’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, più comunemente nota come Planetario. L’edificio, che si trova nei pressi della Stazione Termini, è situato nell’angolo occidentale delle Terme e presenta una pianta di forma quadrata all’esterno e ottagonale all’interno. La copertura, costituita da una cupola con otto costolature, era in origine decorata da marmi e stucchi figurati, oggi scomparsi. La sua ubicazione tra calidarium e palestra e l’assenza di sistemi di riscaldamento ha fatto supporre che la sala fungesse da frigidarium minore per abluzioni.

L’Aula, rimaneggiata nel corso dei secoli, ha avuto diverse funzioni dal 1878, quando con l’apertura di Via Cernaia, fu isolata dal resto del complesso: adibita a sede della Scuola di Ginnastica prima, poi sala per le proiezioni cinematografiche Minerva, infine nel 1928 fu sede del Planetario più grande d’Europa.

All’interno dell’edificio sono esposte una serie di sculture in bronzo e marmo, provenienti dalle Terme di Caracalla e Diocleziano. Si tratta di copie di statue dell’arte greca che rappresentano divinità, atleti o eroi, testimonianza delle opere che adornavano i grandi impianti termali romani, dal II al IV sec. d.C.

Il Museo – la cui costituzione è stata annunciata dal Ministro della cultura Dario Franceschini poche settimane fa – nasce come luogo dove raccontare l’attività di recupero nelle sue diverse forme: opere d’arte trafugate, disperse, vendute o esportate illegalmente, finalmente riportate a casa grazie al lavoro della diplomazia culturale, del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) o dei Caschi blu della cultura.

Nel nuovo museo, spazio sarà dato anche ai ritrovamenti effettuati tra le macerie dei terremoti e in seguito agli interventi in caso di calamità e conflitti; ai recuperi fortuiti di antichità, e a quelli determinati da scavi di emergenza per lavori pubblici e privati; e anche ai grandi restauri e ai capolavori recuperati grazie all’attività dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR).
Aula Ottagona Planetario Terme di Diocleziano

L’allestimento del nuovo Museo, composto da teche e pannelli modulabili, permette ogni volta di cambiare la disposizione all’interno dell’Aula Ottagona che diventerà uno spazio espositivo pronto ad accogliere nuovi tesori.

L’incessante recupero di opere d’arte permetterà un turnover regolare: le opere già esposte torneranno nei territori di provenienza per essere collocate nei musei, e nuovi recuperi e salvataggi saranno presentati al pubblico.

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LA PRIMA ESPOSIZIONE

Il Museo dell’Arte Salvata è parte del Museo Nazionale Romano, andando ad aggiungersi alle quattro sedi già esistenti di Palazzo Altemps, Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano e Crypta Balbi.

Da domani, in occasione dell’apertura del Museo al pubblico, saranno esposti i recenti ritrovamenti frutto delle attività di contrasto al traffico illecito di beni culturali svolta dal Reparto Operativo TPC.

L’esposizione si fonda sugli oggetti che il Reparto ha fatto rientrare dagli Stati Uniti d’America in un arco temporale compreso fra il dicembre 2021 e la scorsa settimana: un corpus imponente di opere con pezzi di archeologia di varie civiltà sequestrati presso direzioni museali, case d’asta e collezioni private in varie località d’oltreoceano.

Le opere, al termine dell’esposizione temporanea, grazie al coordinamento con la Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio e al Direttore generale musei Massimo Osanna, saranno collocate tra il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Nazionale Archeologico Cerite all’interno del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia e lo stesso Museo nazionale romano.

Alla presentazione sono intervenuti il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Direttore generale Musei Massimo Osanna, il Comandante Generale Arma dei Carabinieri Teo Luzzi, il Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Roberto Riccardi e il Direttore del Museo nazionale romano Stéphane Verger.

“Tra le centinaia di opere che il Reparto Operativo TPC ha riportato dagli Stati Uniti nel 2021, spicca una serie di ceramiche e di terrecotte votive e architettoniche provenienti da diverse culture dell’Italia centrale e meridionale preromana. La prima mostra presentata al Museo dell’Arte Salvata è dedicata a una selezione di questi materiali di grande rilievo e costituisce la prima tappa di un percorso di ricerca e valorizzazione – sottolinea Massimo Osanna, Direttore generale Musei – che riporterà, dopo la mostra, le opere nei territori di provenienza”.
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