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Nuove scoperte a Pompei: Porta Occidentalis e un Santuario fuori le mura

15 maggio 2014 - ore 16,13
nuove_scoperte_a_pompei_porta_occidentalis_e_un_santuario_fuori_le_mura.jpgUn santuario nascosto nel sito archeologico più studiato al mondo. Il sito è Pompei, e il santuario è invece quello scovato dai ricercatori dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli: un santuario extraurbano trovato in prossimità del vicus pubblicus esistente, fuori dall'area del pomerium, e collegato al tratto occidentale delle mura urbiche della città e la presenza di una Porta Occidentalis (posterula) di accesso alla città, in asse con via di Nola e Porta di Nola all'interno di un arco cronologico coevo ascrivibile tra III e II secolo a.C. Sono queste le ultime scoperte emerse dagli studi coordinati dall'archeologo Mario Grimaldi e da Umberto Pappalardo, direttore del "Centro Internazionale per gli Studi Pompeiani Amedeo Maiuri" del Suor Orsola.

Il convegno - Due grandi novità inserite in un'idea progetto di restauro, valorizzazione e soprattutto di successiva fruizione della Casa di Marco Fabio Rufo che l'Universitàpresenterà domani, martedì 29 Aprile alle ore 15.30,nella Sala Consiliare del Comune di Pompei in occasione del convegno dedicato al tema"Pompei tra Archeologia, religiosità e turismo. Progettando la Pompei del XXI secolo: identità e futuro". Al convegno, che sarà aperto da Aldo Aldi, Commissario prefettizio del Comune di Pompei, da Pappalardo, direttore del "Centro Internazionale per gli Studi Pompeiani Amedeo Maiuri" dell'Università Suor Orsola Benincasa e dall'Arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, prenderanno parte Massimo Osanna, Soprintendente Archeologo di Pompei, Rosaria Ciardiello, docente di Antichità pompeiane all'Università Suor Orsola Benincasa, Mons. Pietro Caggiano, direttore del Santuario "Beata Vergine del Rosario" di Pompei, Paola Villani, presidente del Corso di Laurea in Progettazione e gestione del Turismo culturale dell'Università Suor Orsola Benincasa, Maria Rosaria Napolitano, docente di Economia e gestione delle Imprese all'Università del Sannio, e Grimaldi, docente di Geoarcheologia e coordinatore degli scavi archeologici del Suor Orsola a Pompei.

Il Progetto - Dal 2004 l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sede sin dal 1997 dell'unica cattedra italiana specificamente dedicata all' "Archeologia Pompeiana" e presente a Pompei con il "Centro Internazionale per gli Studi Pompeiani Amedeo Maiuri", è presente a Pompei con un progetto di studio e ricerca condotto su due aree di grande interesse per la comprensione dello sviluppo urbanistico dentro e fuori le mura di Pompei: le aree occupate a sud della Porta Marina (villa Imperiale, Granai) e nell'Insula Occidentalis. In particolare negli ultimi anni l'ateneo ha posto il progetto Pompei - Insula Occidentalis al centro delle proprie iniziative in questo settore della ricerca, impegnando i propri laboratori e il proprio personale tecnico e scientifico. Le attività d'indagine archeologica con scavi stratigrafici sono partite nel 2004 nell'area del giardino della Casa di Marco Fabio Rufo, con l'obiettivo di documentare e studiare quest'area del tratto occidentale di Pompei in tutti i suoi aspetti urbanistici, architettonici, decorativi e sociali. Illustri storici avevano, infatti, da tempo intuito l'importanza di tale area per la comprensione urbanistica esistente tra le porte urbiche, quella di Ercolano e della Marina, le mura occidentali, le abitazioni e una delle strade più importanti della città, via di Nola. La storia degli scavi e degli studi sulle case dell'Insula Occidentalis trova uno degli esempi più significativi proprio nella Casa di Marco Fabio Rufo, per la sua pozione centrale e quale terminale urbanistico dell'importante Via di Nola, in quanto risente di tutti quegli elementi che hanno caratterizzato l'indagine in questa parte di città. È per questo che l'Università Suor Orsola Benincasa nel 2004 ha avviato il suo progetto di ricerca all'interno e all'esterno della casa articolandolo in due diversi aspetti, da un lato una ricostruzione dei precedenti dati di scavo e una ricontestualizzazione delle pitture asportate in età borbonica e dall'altro, una nuova campagna d'indagini archeologiche mediante la realizzazione di saggi stratigrafici condotti all'interno del giardino della casa. Esso, di complessivi mq 1.581, è situato ad ovest della casa, a ridosso delle mura urbane, realizzate in opera quadrata in calcare del Sarno e ivi visibili in parte.


Ricostruzione Tridimensionale della Casa di Marco Fabio Rufo

Gli studi con scapositions e digitalizzazione 3D - Durante i dieci anni di campagne di scavo condotte fino ad oggi sono stati aperti 13 saggi, posizionati nell'area del giardino secondo quanto riportato in pianta. Si è infatti considerata la casa all'interno dell'impianto urbanistico, ponendola in relazione con le abitazioni adiacenti di Maius Castricius a sud e del Bracciale d'Oro a nord nonché con la fascia edificata compresa tra la Porta Ercolano ed il Vico dei Soprastanti. In aggiunta e parallelamente all'azione di scavo è stato previsto un intenso programma di rilevazione con metodologia scanner (laser e a luce strutturata) delle testimonianze murarie presenti oggi nonché del sistema di canalizzazione individuato nell'area già oggetto di indagine. L'elaborazione di tali modelli ha permesso un primo studio della tipologia e delle caratteristiche strutturali dei moduli abitativi di questo particolare tratto della città. Le attività di digitalizzazione tridimensionale della Casa di Marco Fabio Rufo sono state pianificate in modo da produrre un primo modello generale del sito archeologico oggetto d'intervento, al quale rapportare fasi successive di acquisizione dettagliate su porzioni specifiche del monumento e delle aree di scavo. Durante la campagna del 2013 sono state realizzate 20 scanpositions distribuite lungo una poligonale che si sviluppa esternamente intorno l'area antistante le mura, a distanze variabili rispetto le strutture, e internamente lungo il percorso di collegamento dei diversi ambienti.
(Fonte; Redazione il Denaro - lunedì 28 aprile 2014)

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