Nuovi crolli a Pompei -26 giugno 2014

28 giugno 2014 - ore 11,05
  • nuovi_crolli_a_pompei_2_26_giugno_2014.jpgSecondo il Soprintendente di Pompei, Massimo Osanna, si tratterebbe di «fenomeni fisiologici» per un’area tanto vasta non ancora monitorata.
    Il Grande Progetto Pompei dovrebbe appunto riuscire a creare una rete di valutazione, controllo ed intervento su tutta la zona degli scavi, ma si è ancora in attesa che vengano pubblicati gli esiti definitivi della gara di appalto.

    Nel frattempo tutto il mondo si domanda come non si possa far nulla per evitare questi episodi indotti dagli scavi moderni. Chiaro rimane il fatto che a Pompei non c’è manutenzione e i crolli vengono solo segnalati ma non riparati, e rimangano intere zone chiuse ai visitatori e fettucciate per ulteriori pericoli di cedimenti. Troppa burocrazia e poca volontà di liberarsene da parte di chi ha il comando della situazione?

    A riguardo risuonano come monito le parole di Antonio Pepe delle Rsu degli Scavi: «Agli Scavi stamattina è stata registrata l'ennesima segnalazione di un piccolo crollo, si tratterebbe di una piccola porzione di un muretto. L'amministrazione ha ritenuto opportuno informare i carabinieri che si sono recati sul posto per il sopralluogo, speriamo che con la stessa sollecitudine abbia provveduto anche a comandare qualche restauratore per l'accertamento del danno per poi procedere con immediatezza alla risistemazione. Questo segnale conferma l'esigenza della manutenzione ordinaria, che in passato aveva assicurato la conservazione dell'area archeologica fino a quando non è stata più effettuata per mancanza di personale. Anche le opere del Grande Progetto Pompei senza manutenzione ordinaria si riveleranno sostanzialmente inutili»

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    Carlo Avvisati, 27 giugno 2014
    ilgiornaledellarte.com


    Questa volta è toccato a un muretto di una bottega situata nella Regio V, al civico 37 dell’Insula 3. Il cedimento è stato scoperto nel corso dei controlli di routine che la Soprintendenza ha attivato sull’area archeologica per tentare di bloccare sul nascere le criticità del sito. «I cedimenti, sottolineano gli archeologi, sono stati sollecitati, probabilmente, dal maltempo e dalle piogge di questi giorni» e hanno interessato due diversi ambienti della bottega. In una prima zona si è verificata la caduta della parte superiore del pilastro in laterizi che costituiva l’angolo nord della parete e di cui, già in fase di monitoraggio per la messa in sicurezza, era stato segnalata la presenza di un restauro moderno. Il secondo episodio ha interessato la parete sud di un secondo ambiente, di cui era già stata segnalata la condizione di rischio dell’angolo occidentale e di cui adesso si è documentato il distacco. Gli episodi in questione sono avvenuti in un’area chiusa al pubblico e già oggetto di attenzione e di monitoraggio, in quanto inclusa tra i progetti di messa in sicurezza del Grande Progetto Pompei, e i cui interventi previsti, sebbene con bando di gara già aggiudicato, non sono potuti ancora partire, a causa di un ricorso avviato nei confronti della ditta vincitrice.


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