Corpus dei pinakes di Locri Epizefiri - Pubblicazione in 3 parti - ATTI E MEMORIE DELLA SOCIETÀ MAGNA GRECIA

08 maggio 2014 - ore 14,40
  • i_pinakes_di_locri_epizefiri_musei_archeologici_di_reggio_calabria_e_di_locri.jpgCorpus dei pinakes di Locri Epizefiri.

    Il corpus analitico di 5360 frammenti dei pinakes conservati nel Musei di Reggio Calabria e di Locri a cura di a cura di Elisa Lissi Caronna, Claudio Sabbione e Licia Vlad Borrelli  è stato pubblicato suddiviso in tre parti:

    Parte I (4 tomi in un cofanetto)
    ATTI E MEMORIE DELLA SOCIETÀ MAGNA GRECIA
    IV SERIE – I: 1, 2, 3, 4 (1996-1999)
    Contiene:
    M. Cardosa – E. Grillo – M. Rubinich – R. Schenal Pileggi
    I PINAKES DI LOCRI EPIZEFIRI
    Musei di Reggio Calabria e di Locri
    A cura di E. Lissi Caronna, C. Sabbione, L. Vlad Borrelli
     € 420,00

    ***
    Parte II (5 tomi in un cofanetto)
    ATTI E MEMORIE DELLA SOCIETÀ MAGNA GRECIA
    IV SERIE – II: 1, 2, 3, 4, 5 (2000-2003)
    Contiene:
    E. Grillo – M. Rubinich – R. Schenal Pileggi
    I PINAKES DI LOCRI EPIZEFIRI. Musei di Reggio Calabria e di Locri
    A cura di E. Lissi Caronna, C. Sabbione, L. Vlad Borrelli
     € 420,00

    * * *
    Parte III (6 tomi in un cofanetto)
    ATTI E MEMORIE DELLA SOCIETÀ MAGNA GRECIA
    IV SERIE – III: 1, 2, 3, 4, 5, 6 (2004-2007)
    Contiene:
    F. Barello - M. Cardosa – E. Grillo – M. Rubinich – R. Schenal Pileggi
    I PINAKES DI LOCRI EPIZEFIRI. Musei di Reggio Calabria e di Locri
    A cura di E. Lissi Caronna, C. Sabbione, L. Vlad Borrelli
    € 500,00

    ***

    Pinakes di Locri Epizefiri:

    I pinakes locresi sono tavolette votive in
    terracotta del VI e V sec. a. C., per la maggior
    parte rinvenute in frammenti, nel 1908, da
    Paolo Orsi, presso l’edicola tesauraria della
    Mannella a Locri, polis italiota che si distinse
    per una sua intensa sacralità e una vigile
    custodia di antichissime tradizioni mitiche e
    storiche. Benché l’importanza di questi piccoli
    rilievi -molti ricostruiti ed esposti nei musei-
    fosse riconosciuta e sottolineata in ogni sintesi
    sulla cultura religiosa ed artistica della Magna
    Grecia, la conoscenza analitica degli esemplari
    superstiti (oltre 5000 frammenti, quasi tutti nei
    musei archeologici di Reggio Calabria e di
    Tipo 2/14: Scena di ratto
    Locri) era rimasta parziale e asistematica.
    Solo oggi se ne è apprestato il corpus mediante un’ordinata silloge, ricalcando, con
    alcune differenze, e con nuovi rilevanti apporti scientifici, la sapiente
    classificazione, incompiuta ma tenacemente disegnata nel corso di varie revisioni,
    da Paola Zancani Montuoro. Infatti i frammenti, presi in esame e schedati da
    cinque archeologi dell’Università di Torino presso la Soprintendenza di Reggio
    Calabria (con il supporto dell’A.N.I.M.I.-Società Magna Grecia), sono stati divisi, a
    seconda del soggetto, in dieci gruppi, ciascuno dei quali comprende numerosi tipi
    -pertinenti a circa 115 scene differenziate- con la distinzione di tutte le matrici e
    delle generazioni di queste. L’esame dei frammenti fuori classificazione Zancani
    ha permesso di riconoscere 14 nuovi tipi originali e di accorpare alcune scene non
    identificabili. Dei frammenti si sono anche analizzate chimicamente le argille e le
    tracce dei colori. Nelle rappresentazioni dei coroplasti -talvolta veri artisti-
    preminente è il mito di Persefone. Tra le altre divinità, sicuri sono i riferimenti ad
    Afrodite, mentre l’ambiente locrese è individuabile attraverso la configurazione di
    due templi e scene di vita quotidiana, dove, accanto a personaggi, animali e oggetti
    mitici o cultuali, sono finemente riprodotti carri, arredamenti, vesti e drappi,
    suppellettili di uso e di cosmesi. La scoperta di nuovi particolari e i non pochi
    nuovi agganci tra frammenti singoli forniscono e forniranno agli storici dell’arte,
    delle religioni e del costume materia per verifiche, riflessioni e dibattiti.