PITINUM PISAURENSE. Un nuovo studio documentario di Simona Sperindei

05 marzo 2014 - ore 19,39
  • 1_pitinumpisaurense_sperindei.jpgRecensione su News-Art Notizie dal mondo dell’Arte del libro di Simona Sperindei

    http://www.news-art.it/news/pitinum-pisaurense--passione-storica-e-antiquariale.htm

    PITINUM PISAURENSE. Passione storica e antiquariale

    Nato dall’interesse dell’autrice per l’antico Municipio romano di Pitinum Pisaurense, nei pressi della comune marchigiano di Macerata Feltria (PU), il volume ripercorre gli interessi antiquari e culturali di eruditi locali. Il sito archeologico venne individuato già nel Seicento in una vasta area limitrofa alla pieve di San Cassiano. Fu però nel Settecento che gli storici locali diedero l’impulso a muovere i necessari investimenti al fine di recuperare i preziosi reperti archeologici. Il sito venne allora precisamente identificato grazie a una più assidua attività ricognitiva e di recupero, ma soprattutto attraverso un’attività di scavo che divenne frenetica nel corso dell’Ottocento.

    Il recupero delle riflessioni più approfondite e delle testimonianze più attinenti all’identificazione e al rinvenimento, con i permessi di scavo rintracciati, documentano come fin dai primi decenni dell’Ottocento l’interesse per l’antica Pitinum Pisaurense movimentò una concorrenza assai agguerrita per ottenere le concessioni. L’attenzione del contesto locale, desideroso di una visione storico-letteraria, è considerata nel volume alla luce della spinta culturale promossa da eruditi sedotti dalla passione collezionistica antiquaria integrata ed aggiornata con nuovi documenti, legati non solo alle fonti epigrafiche ma anche a quelle archivistiche.

    Il libro di Simona Sperindei permette di comprendere meglio i risultati raggiunti nel corso di due secoli in cui fu posta attenzione alla rilettura del territorio, concentrandosi su aspetti legati alla grande tradizione antiquaria. Attento alle conquiste del sapere contemporaneo promosse dalle libere associazioni culturali delle cittadine dello Stato Pontificio, interessate a una nuova concezione del reperto e della raccolta archeologica, il volume sviluppa nelle sue diramazioni generali e di metodo riflessioni di portata non limitata al contesto particolare ma in un grado di proiettarsi utilmente su una più vasta sfera di questioni storiografiche.

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