Il nuovo Orfeo di Virgilio. Un mito riscritto (georg. 4, 453-527)
di Mazza Teresa - Palombi
- Anno Edizione:
- 2009
- Argomento:
- Filologia e tradizione dei testi
- ISBN:
- 9788860602206
Prezzo: € 14.00
Descrizione:
Brossura filorefe
15 x 21 cm cm
160 pagine
lingua italiano
Presentazione di Massimo Di Marco Prefazione di Vittorio Ferraro L’autore sviluppa il mito di Orfeo in una prospettiva filologica-letteraria. Il mito racconta del grande amore tra Orfeo ed Euridice e fu raccontato per la prima volta da Virgilio nelle Georgiche. Un amore destinato a durare poco a causa della morte prematura di Euridice per il morso di un serpente e la disperazione di Orfeo a vivere una vita senza la sua amata sposa, lo portano a compiere il coraggioso tentativo di scendere nell’Ade per chiedere agli dei di ridarle la vita, ma a patto che lui non si volti mai indietro a guardarla: ma l’innamorato cantore, non ricordando quanto gli era stato detto, gira lo sguardo verso la donna la quale immediatamente si dissolve morendo per una seconda volta. Una rivisitazione questa dell’autrice che arricchisce un’opera già tanto amata nei secoli.
Note sull’autore
Ordinario di Lettere, latino e greco presso il Liceo Classico "Terenzio Mamiani" di Roma, è Dottore di ricerca in Civiltà e Tradizione Greca e Romana. Attualmente è Cultore della materia per le cattedre di Letteratura greca e Letteratura teatrale greca presso le LUMSA; collabora, inoltre, con la cattedra di Filologia Classica presso l’Università Roma Tre. Ha pubblicato alcuni articoli su autori latini.
160 pagine
lingua italiano
Presentazione di Massimo Di Marco Prefazione di Vittorio Ferraro L’autore sviluppa il mito di Orfeo in una prospettiva filologica-letteraria. Il mito racconta del grande amore tra Orfeo ed Euridice e fu raccontato per la prima volta da Virgilio nelle Georgiche. Un amore destinato a durare poco a causa della morte prematura di Euridice per il morso di un serpente e la disperazione di Orfeo a vivere una vita senza la sua amata sposa, lo portano a compiere il coraggioso tentativo di scendere nell’Ade per chiedere agli dei di ridarle la vita, ma a patto che lui non si volti mai indietro a guardarla: ma l’innamorato cantore, non ricordando quanto gli era stato detto, gira lo sguardo verso la donna la quale immediatamente si dissolve morendo per una seconda volta. Una rivisitazione questa dell’autrice che arricchisce un’opera già tanto amata nei secoli.
Note sull’autore
Ordinario di Lettere, latino e greco presso il Liceo Classico "Terenzio Mamiani" di Roma, è Dottore di ricerca in Civiltà e Tradizione Greca e Romana. Attualmente è Cultore della materia per le cattedre di Letteratura greca e Letteratura teatrale greca presso le LUMSA; collabora, inoltre, con la cattedra di Filologia Classica presso l’Università Roma Tre. Ha pubblicato alcuni articoli su autori latini.