Carta archeologica del Territorio Ferrarese (F.° 76) - Giovanni Uggeri

di Giovanni Uggeri

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  • Prezzo: € 80.00
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    Descrizione:

    Journal of Ancient Topography - Rivista di Topografia Antica Supplemento I

    Brossura, cm. 21,2x28,2, pp. 400, illustrato in BN e a colori

    Negli anni Cinquanta del secolo scorso fu Nereo Alfieri a concepire, impostare ed iniziare la carta archeologica dell’antico delta padano ed in particolare della porzione meridionale ricadente nell’attuale provincia di Ferrara. Successivamente, dall’inizio degli anni Sessanta si affiancava in quest’impegno Stella Patitucci, che si occupava soprattutto dell’area gravitante su Spina, dove allora fervevano gli scavi della città etrusca, ma dando rilievo ai ritrovamenti di epoca romana, nonché alto e basso medievale dei territori di Comacchio, di Ostellato e di Ferrara. Dal 1970 l’Autore si affiancava in questa attività e promuoveva una serie di ricognizioni a tappeto, che furono particolarmente intense e proficue nelle aree allora in rapida trasformazione in seguito alle bonifiche idrauliche ed alla messa a coltura, che comportò escavazioni in profondità per la realizzazione delle scoline, estesi spianamenti e movimenti di terra ed altri scassi più occasionali.
    Preziose furono le segnalazioni forniteci dai tecnici dell’Ente Delta Padano e da alcuni appassionati cultori di archeologia.
    Tutte quelle ricerche diedero occasione nel corso degli anni ad alcune segnalazioni isolate ed a rapidi resoconti, ma soprattutto fornirono gli elementi di base per le elaborazioni intese alla rivoluzione dell’ambiente deltizio nell’antichità e delle sue vicende antropiche ed insediative, sfociate nella sintesi del 1975.
    Finalmente ci è possibile presentare un quadro organico dei vecchi rinvenimenti, delle nostre ricognizioni sul terreno, dalle segnalazioni occasionali, dei ritrovamenti di superficie e degli scavi archeologici, grazie al Cofinanziamento ministeriale.
    In questo volume si raccolgono i dati relativi alle dodici tavolette dell’I.G.M.I., che coprono la maggior parte del Foglio 76, con esclusione della fascia più meridionale.
    La numerazione data ai siti archeologici del F.° 76 è unitaria e procede tavoletta per tavoletta e per fasce dall’alto a sinistra verso il basso a destra.