I giorni infiniti

di Maria Leonida

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  • Prezzo: € 12.00
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    Descrizione:

    Tascabile, 80 pp.
    Il libro
    La commovente testimonianza di una madre che ha seguito con amore e fermezza, contro tutto e tutti, le sofferenze della figlia Manuela, colpita da un problema alla vista per un banale incidente domestico, fino alla completa guarigione. Un libro pieno di speranza che fa riflettere... i giorni sono infiniti e, dietro l'angolo, ci sono sempre quelli migliori!
    L’ autrice
    Maria Leonida è nata nel 1958 a Paola, un piccolo paese in provincia di Cosenza, situato tra il mare e la montagna. Da quasi trent'anni vive a Roma con il marito e le sue due splendide figlie.
    Ragioniera, la sua vera passione è sempre stata la letteratura. Ama leggere e "divora" libri in continuazione. Da bambina trascorreva il tempo libero nel suo "meraviglioso paradiso", la biblioteca comunale. Ha iniziato a scrivere all'età di sedici anni, all'inizio alcune poesie, poi racconti per bambini, infine articoli su un giornalino locale. Gli impegni familiari l'hanno costretta ad abbandonare, per qualche tempo, la sua passione ma, ora che le figlie hanno spiccato il volo, ha ripreso a scrivere. I giorni Infiniti è il suo primo libro, dettato principalmente da una profonda riflessione sui valori umani inesistenti e dal grande dolore nascosto nell'animo per lungo tempo. Attualmente sta completando la stesura del secondo libro.
    Incipit
    1
    'Sono sicura, deve essere in uno di questi cassetti la ricevuta di pagamento della Telecom, basta semplicemente trovarla.' Ha inizio così la mia frenetica ricerca, apro il primo cassetto del comò e davanti ai miei occhi appare uno spettacolo a dir poco penoso: tantissimi fogli, ricevute, biglietti da visita insieme a collanine, bracciali e anelli. Non sapevo di essere così disordinata e mi riprometto di ordinarlo al più presto. Mi armo di santa pazienza e comincio a cercare quella maledetta ricevuta. In mezzo a tutte quelle cianfrusaglie la mia attenzione cade su una busta piegata, la dispiego e leggo: "Per la mia mamma". Nella busta c'è anche un foglio spiegazzato, lo apro e i miei occhi scorrono lentamente sui caratteri scritti.