L’edilizia pubblica nell’Impero Romano all’epoca dell’Anarchia Militare (235-284 d.C.) - Collana: Studi e scavi n.s.; 22

di Simone Rambaldi

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    Descrizione:

    formato 21x29,7; ril. bros.; pp. 364 in b/n

    Questo lavoro tratta organicamente, e per la prima volta, tutte le attestazioni conosciute di edifici pubblici costruiti o restaurati nell’epoca nota col nome di “Anarchia Militare” (235-284 d.C.), un cinquantennio di gravi difficoltà per il potere imperiale romano. A lungo si è ritenuto che in quegli anni l’attività edilizia fosse praticamente venuta a cessare, per via delle emergenze più pressanti alle quali gli imperatori erano costretti a porre rimedio, come le tante rivendicazioni di usurpatori e le invasioni di popoli nemici.

    La documentazione qui raccolta, costituita da tutte le testimonianze reperibili nell’intero territorio dell’impero romano, permette di accertare che, pur nella complessità della situazione storica, non vi fu una reale interruzione dei provvedimenti nel campo dell’edilizia pubblica. Questo fondamentale aspetto della vita nelle città romane poté, invece, essere salvaguardato, anche se con diverse modalità nella scelta degli interventi da eseguire e nel ruolo dei rispettivi committenti.

    Prefazione di Sandro De Maria - Introduzione - Fonti e inquadramento storico generale - Attività edilizia nei periodi dei singoli imperatori - Committenza degli interventi edilizi - Distribuzione, tipologia e numero degli interventi edilizi - Catalogo - Conclusioni - Bibliografia - Elenco delle figure e referenze fotografiche - Indice delle fonti - Indice dei luoghi - Indice dei nomi di persona - Tavola