Alessandro VI e lo Stato della Chiesa - C. Frova, M.G. Nico Ottaviani (a cura di)

di Aa.Vv.

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    Descrizione:

    Atti del convegno Perugia, 13-15 marzo 2000

    In 8°, bross. edit. con sovraccoperta, pp. 364

    La proposta interpretativa più suggestiva e che meglio risponde all’immaginario collettivo è quella di Alessandro pontifex-imperator. Potere spirituale e potere temporale sono in lui tanto profondamente connessi che la sovranità pontificia si esplica nel rapporto tra capo della Chiesa e sovrano di un territorio. Nella storiografia alessandrina l’azione del pontefice nello Stato della Chiesa è sempre emersa con maggiore difficoltà rispetto alla sua politica internazionale. Questo volume, più di altri, ha cercato di mettere a fuoco, in concreto, le iniziative politiche istituzionali e giurisdizionali del Borgia. Il progetto politico ed istituzionale di Alessandro VI: una politica di stretto controllo del territorio; la creazione di ufficiali centrali; la riduzione delle rendite signorili; l’incameramento dei bilanci ordinari a favore della Santa Sede. La sua azione trasformò l’assetto che da qualche tempo si era costituito all’interno delle Terre della Chiesa ed aprì nuove prospettive nei riguardi della grande nobiltà che sarebbero state realizzate dai suoi successori.