MAYA E AZTECHI
di Antonio Aimi Con la collaborazione di: Raphael Tunesi
- Anno Edizione:
- 2008
- Argomento:
- Storia antica
- ISBN:
- 978883704413
Prezzo: € 20.00
Descrizione:
COLLANA: I Dizionari delle Civiltà
PAGINE: 384
ILLUSTRAZIONI: 360
Noi quindi li possiamo ben chiamare barbari considerando le regole della ragione, ma non rispetto a noi, che li superiamo in ogni sorta di barbarie.
Michel de Montaigne, 1580
Un nuovo titolo arricchisce la collana I Dizionari delle Civiltà, interamente dedicato agli antichi popoli precolombiani, i Maya e gli Aztechi, che abitarono il Messico e l'area settentrionale del Centroamerica.
Le culture mesoamericane sono da sempre fonte di mistero e fascino, anche i primi feroci conquistatori europei subirono la malia di quei popoli stupefacenti caratterizzati da una spiritualità capace di cannibalismo e sacrifici umani, ma anche di una civiltà raffinatissima che si distingueva con la sua scrittura decorata, il puntualissimo calendario, la matematica, l'architettura imperiosa con i suoi orientamenti astronomici e, non ultima, la severa organizzazione sociale e politica, basata sull'ordine in stretta armonia con la Natura e i suoi sistemi, sulla coesione e sulla gerarchia.
Tutti elementi che hanno suscitato un crescente interesse misto ad ammirazione a partire dal XX secolo, che è ancora fonte di stimolo per studiosi e ricercatori come Antonio Aimi, costretti ad un compito non facile grazie alla furia dei conquistatori, colpevoli della distruzione di quasi ogni testimonianza di quelle civiltà.
Documentare tutta questa complessità è lo scopo del libro edito da Electa che, con le sue numerosissime immagini si propone di raccontare un altro mondo - il nuovo mondo prima che venisse definito tale - i suoi straordinari siti archeologici, gli strumenti scientifici utilizzati per il calcolo del tempo e moti celesti, ancora oggi preciso nel prevedere eclissi; gli oggetti destinati ai riti della loro religione sciamanica e totalizzante, oltre a varie forme delle loro espressioni artistiche.
Noi quindi li possiamo ben chiamare barbari considerando le regole della ragione, ma non rispetto a noi, che li superiamo in ogni sorta di barbarie.
Michel de Montaigne, 1580
Un nuovo titolo arricchisce la collana I Dizionari delle Civiltà, interamente dedicato agli antichi popoli precolombiani, i Maya e gli Aztechi, che abitarono il Messico e l'area settentrionale del Centroamerica.
Le culture mesoamericane sono da sempre fonte di mistero e fascino, anche i primi feroci conquistatori europei subirono la malia di quei popoli stupefacenti caratterizzati da una spiritualità capace di cannibalismo e sacrifici umani, ma anche di una civiltà raffinatissima che si distingueva con la sua scrittura decorata, il puntualissimo calendario, la matematica, l'architettura imperiosa con i suoi orientamenti astronomici e, non ultima, la severa organizzazione sociale e politica, basata sull'ordine in stretta armonia con la Natura e i suoi sistemi, sulla coesione e sulla gerarchia.
Tutti elementi che hanno suscitato un crescente interesse misto ad ammirazione a partire dal XX secolo, che è ancora fonte di stimolo per studiosi e ricercatori come Antonio Aimi, costretti ad un compito non facile grazie alla furia dei conquistatori, colpevoli della distruzione di quasi ogni testimonianza di quelle civiltà.
Documentare tutta questa complessità è lo scopo del libro edito da Electa che, con le sue numerosissime immagini si propone di raccontare un altro mondo - il nuovo mondo prima che venisse definito tale - i suoi straordinari siti archeologici, gli strumenti scientifici utilizzati per il calcolo del tempo e moti celesti, ancora oggi preciso nel prevedere eclissi; gli oggetti destinati ai riti della loro religione sciamanica e totalizzante, oltre a varie forme delle loro espressioni artistiche.