L'avventura della ceramica. Vol. 1

di B. Fabbri e A. Gianti, C.N.R.

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  • Prezzo: € 25.00
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    Descrizione:

    Faenza, 2003. 215 p., 100 fig. col.

    La storia della ceramica ha radici molto lontane e si è sviluppata con la progressiva messa a punto di una lunga serie di prodotti alquanro differenziati fra loro e impiegati in campi molto diversi.
    Gli autori si rendono perfettamente conto della vastità del tema scelto quale soggetto di quest'opera e sono ben coscienti che il loro lavoro potrà essere oggetto di numerose e giuste critiche, perché l'ampiezza dell'argomento non consente, forse a nessuno, di risultare esaurienti e contemporaneamente esenti da difetti, soprattutto di superficialità della trattazione. Altre tipologie di materiali, differenti per destinazione d'uso o per tecnologia di lavorazione, avrebbero potuto essere inserite, ma qualche volta si è ritenuto opportuno evitare di fare semplicemente delle citazioni di oggetti o di tecnologie, perché troppo scarse o vaghe erano le conoscenze e la relativa documentazione disponibile, soprattutto in ambito pteistorico e protostorico. Gli autori sono anche convinti, tuttavia, che la cosa più importante sia la sostanziale correttezza di quanto riportato, poiché il risultato della loro fatica è comunque a disposizione di chi volesse eventualmente prendere spunto da questo primo passo per produrre qualcosa di più completo. D'altra parte, quest'opera è indirizzata non solo agli specialisti, che saranno certamente in grado di trovarvi forse dei momenti di incompletezza meno evidenti, ma anche agli appassionati dell'arte della ceramica, arte così inttigante da coinvolgere spesso persone normalmente dedite a tutt'altro tipo di attività.
    Chiediamo dunque scusa al lettore preparato ed attento per gli errori che possiamo avere fatto e per le inevitabili lacune, ma abbiamo la speranza di avere prodotto un' opera che potrà risultare Utile nell'approfondimento degli studi da parte dei ricercatori, così come nell'ampliamento degli orizzonti di chi si accosterà ad essa semplicemente per interessi non professionali.
    Per facilitare la lettura del testo abbiamo ritenuro opportuno affrontare e proporre anche una classificazione tecnologica dei materiali ceramici, riportata in appendice, ottenuta razionalizzando quanto già presente nell'uso corrente.
    Trascurando i più recenti materiali introdotti soltanto nel secolo appena trascorso, che generalmente sono compresi nella definizione di ceramici avanzati, la cetamica tradizionale corrisponde alla definizione ben precisa di "materiale ottenuto da materie prime naturali non metalliche, prevalentemente argillose, formato a freddo e consolidato in modo irreversibile mediante cottura':
    [manufatti di ceramica costituiscono un contesto estremamente articolato, conseguente alloro lungo percorso temporale, tUttora in sviluppo, per cui è opportuno effettuarne una classificazione in grado di distinguere almeno quelli principali. La conoscenza della nomenclatura dei prodotti ceramici sarà di importante ausilio nella comprensione dell'impostazione e dell'illustrazione dell' evolversi della tecnologia e dei manufatti al servizio dell'uomo.
    I criteri di classificazione più importanti sono tre, l'aspetto tecnologico del materiale, la forma e il decoro dei manufatti e la loro destinazione d'uso. Da un punto di vista formale ed estetico, la ceramica è stata catalogata da molto tempo da parte di archeologi e storici dell' arte, ed esistono classificazioni e denominazioni delle forme ormai consolidate ed ampiamente note, non solo agli specialisti. Per un approfondimento della classificazione formale degli oggetti ceramici, pertanto, si rimanda il lettore interessato alle pubblicazioni specifiche.
    Il criterio classificativo basato sulla destinazione d'uso dei manufatti è cer- tamente il più semplice e meno discutibile, per cui quest' opera è stata articolata innanzitutto sulla base di questo aspetto. Solitamente si individuano due grandi categorie di manufatti ceramici, i quali affondano le loro radici in un tempo tanto lontano da essere praticamente ritenuti fra i primi ad essere prodotti dall'uomo: la ceramica per uso domestico e la ceramica da costruzione. Questi due settori costituiscono i temi portanti rispettivamente del primo e del secondo volume di quest' opera.
    In entrambi i casi si tratta di categorie di manufatti piuttosto ampie, perché comprendono oggetti che possono essere utilizzati per scopi diversi. Riconosciamo, quali più diffusi, da una parte i manufatti per cucinare e per il contenimento dei, cibi, e dall' altra i laterizi (mattoni e tegole). Tuttavia, nell' ambito della ceramica per uso domestico tratteremo, ad esempio, anche gli oggetti di culto e l'oggettistica di arredo domestico, mentre nel campo dei materiali da costruzione si aggiunge soprattutto l'importante settore delle piastrelle. Altre due categorie di oggetti ceramici distinti per destinazione d'uso ed aventi una discreta diffusione, seppure introdotti in tempi più o meno recenti, sono i sanitari e i refrattari. Queste ed altre categorie di manufatti costituiranno quindi i temi dei vari capitoli di ciascuno dei due volumi.
    Altri capitoli dell' opera avranno invece per argomento aspetti particolarmente rilevanti dal punto di vista della tecnologia ceramica, sia in riferimento al processo di lavorazione che allo sviluppo di nuovi materiali ceramIeI.