Le idee fanno la loro strada. La Teoria generale dell'interpretazione di Emilio Betti cinquant'anni dopo - Supplemento n. 1 di Studi Romani - a cura di Giuliano Crifò

di Giuliano Crifò

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  • Prezzo: € 25.00
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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit., 261 pp. b/n

    Questo volume, supplemento n. 1 di Studi Romani, raccoglie parte degli atti di un convegno organizzato dall’Istituto Nazionale di Studi Romani a mezzo secolo di distanza dalla prima pubblicazione (1955) della Teoria generale della interpretazione (ed. tedesca 1967, ed. italiana ampliata 2000). Dovuta a Emilio Betti (1890-1968) giurista di fama internazionale, questa opera pioneristica, divenuta un classico degli studi di ermeneutica, prospetta un discorso ermeneutico costitutivo della metodologia propria alle scienze dello spirito, dal linguaggio al diritto, dall’interpretazione drammatica e musicale alla teologia ecc., attraverso analisi che di ognuna di queste esperienze costituiscono autentiche summae storiografiche, fenomenologiche e concettuali: con parole bettiane, una riflessione critica circa i valori di verità da raggiungere grazie al conoscere scientifico e circa la validità dei metodi adottati nel processo conoscitivo sollecitato dal testo da interpretare. Ne nascerà anche una delle più vivaci controversie filosofiche del secolo scorso e in effetti la Teoria generale della interpretazione è stata e viene discussa più come alternativa alla ermeneutica di Verità e metodo, legata dunque in specie a codesta lettura ontologica del problema interpretativo e meno considerata per il suo proprio contenuto. E’ dunque di quest’ultimo che in questo volume si vuole misurare la fecondità, attraverso contributi volti non solo a precisare ragioni di differenza e di condivisione con l’ermeneutica postheideggeriana e in particolare gadameriana ma anche a rilevare incidenze ulteriori della teoria bettiana per quanto riguarda il giurista interprete, il rapporto con Vico, la filologia classica, la storia dell’arte, le scienze sperimentali, il diritto costituzionale, il diritto vivente, la storiografia, il rapporto tra politica e giurisprudenza. Appare così evidente la molteplicità degli interessi toccati dalla discussione critica e, insieme, come il diritto rappresenti la pietra angolare su cui la riflessione teorica bettiana viene elevata.