Capena. La necropoli di Monte Cornazzano Identità e memoria di una comunità - A cura di Maria Gilda Benedettini, Giovanni Ligabue

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  • Prezzo: € 290.00
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    Descrizione:

    Con testi di Lorenzo Balzerani, Maria Gilda Benedettini, Elisa Biancifiori, Giovanni Ligabue, Elisabetta Mangani, Chiara Mottolese, Sara Neri, Daniele Rossetti e Laura Sagripanti.

    Bibliotheca Archaeologica, 84
    2024, 388 pp., 1 ill. col., 46 ill. b/n, 87 tav.
    Brossura, 21 x 28,5
    DOI: 10.48255/9788891333636
    ISBN: 9788891333605
    ISSN: 2240-8347

    Presentazione
    (Gilda Bartoloni)

    Premessa

    Abbreviazioni bibliografiche

    1 – La necropoli di Monte Cornazzano
    Scavi e scoperte nella necropoli di Monte Cornazzano
    (M.G. Benedettini, G. Ligabue)

    La topografia
    (L. Balzerani)

    2 – Il Catalogo delle tombe
    Premessa al Catalogo
    Scavi gennaio-marzo 1906 – Catalogo dei materiali al Museo delle Civiltà, già Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini
    (G. Ligabue, E. Mangani, C. Mottolese)

    Scavi giugno 1910 e febbraio 1911 - Catalogo dei materiali nell’Antiquarium di Lucus Feroniae
    (M.G. Benedettini, E. Biancifiori, G. Ligabue, C. Mottolese, S. Neri, D. Rossetti, L. Sagripanti)


    3 – Osservazioni a margine della necropoli di Monte Cornazzano
    La necropoli di Monte Cornazzano alla luce dell’architettura funeraria e della cultura materiale
    (M.G. Benedettini, G. Ligabue)

    Il patrimonio decorativo della necropoli di Monte Cornazzano
    (M.G. Benedettini)

    Didascalie e crediti delle figure
    Didascalie e crediti di disegni e immagini nelle tavole
    Tavole
    Il percorso iniziato con l’edizione dei contesti orientalizzanti e alto-arcaici della necropoli di San Martino trova una sua naturale prosecuzione in quella dei materiali provenienti dal sepolcreto di Monte Cornazzano che, assieme al suo circoscritto insediamento, chiude a SE la corona di siti che compongono l’enclave di Capena. Le indagini condotte a più riprese agli inizi del ‘900, sulle due alture su cui si distende il sito, portarono in luce 67 tombe, tra fosse e camere ipogee, sviluppatesi, con un’articolata occupazione del territorio, dalla metà dell’VIII secolo a.C. sino alla prima età imperiale.
    Tutte le strutture individuate erano interessate da cedimenti strutturali e dalla manomissione dei corredi, cui si deve sommare l’assenza di una documentazione consona ai moderni criteri della ricerca scientifica. Nonostante le difficoltà, la ricostruzione filologica dei contesti, attuata attraverso l’uso delle fonti documentali disponibili e dei materiali conservati, ha consentito di ricomporre nel suo insieme un quadro culturale alquanto esaustivo della comunità qui sepolta. Ne sono emerse non solo le prevedibili analogie che l’assimilano alla collettività sepolta nell’adiacente, e più estesa, necropoli-specchio di San Martino, ma anche alcune discontinuità che mettono in evidenza la vitalità e l’estro creativo delle maestranze artigiane locali.

    Keywords: Capena, Età orientalizzante e arcaica, Archologia funeraria, Impasto inciso, Valle del Tevere

    Capena. The necropolis of Monte Cornazzano
    Identity and memory of a community.

    The journey that began with the edition of the Orientalising and Early Archaic contexts of the San Martino necropolis finds its natural continuation in that of the materials from the Monte Cornazzano burial ground, which, together with its circumscribed settlement, closes the SE ring of sites that make up the Capena enclave. The investigations conducted on several occasions in the early 20th century on the two hills on which the site lies brought to light 67 tombs, including pits and hypogean chambers, which developed, with an articulated occupation of the territory, from the mid-eighth century B.C. to the early imperial age.
    All the structures identified were affected by the structural collapse and the looting of grave goods, to which must be added the absence of documentation following modern scientific research criteria. Despite the difficulties, the philological reconstruction of the contexts carried out through the use of the available documentary sources and preserved materials, made it possible to reassemble a fairly comprehensive cultural picture of the community buried here. What emerged were not only the predictable similarities that relate it to the community buried in the adjacent, and more extensive, necropolis-mirror of San Martino, but also some discontinuities that highlight the vitality and creative flair of the local craftsmen.

    Keywords: Capena, Orientalising and Archaic age, Funerary Archaeology, Incised Impasto, Tiber valley