"La Maternità è mia e la gestisco io!". La costruzione sociale e religiosa della maternità nell’antichità classica (e oltre) - Giulia Pedrucci (IRAW 20)

di Giulia Pedrucci

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 28.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    F. to 17x24, bross. edit. con bandelle, 280 pp, ill.ni b/n e coll

    Partorirai con dolore! Questo l’imperativo, la condanna, la punizione per una colpa atavica inflitta a ogni donna, futura madre, da un’autorità divina nella notte dei tempi. Ne sapeva qualcosa anche Medea, la madre assassina dei propri figli, che affermava che è meglio andare tre volte in battaglia che partorire una sola volta. Le madri per secoli, millenni, hanno subito imposizioni normative – religiose, sociali, mediche – per mano quasi esclusivamente maschile, venendo proditoriamente educate, manipolate, guidate nel ruolo che avrebbero dovuto e dovrebbe essere il più possibile scevro da ingerenze esterne, non soltanto maschili. Questo ovviamente non significa lasciare le madri sole nel loro quasi impossibile cammino, bensì affiancarle con discrezione lasciandole libere di scegliere. Anche di sbagliare. Soprattutto di sbagliare! Questo libro vuole proporre un viaggio nella costruzione sociale e religiosa della maternità nell’antichità classica, attraverso uno studio attento, ma non prolisso né scontato, delle fonti antiche, sia letterarie che archeologiche, fornendo una solida base epistemologica, all’alba della storia europea, per riflettere sugli sviluppi successivi. Con uno scopo assai ambizioso: restituire la maternità alle madri! (E il diritto alla non-maternità alle non-madri!).