Il complesso del THEATRUM POMPEI in Campo Marzio. Portico, curia, teatro e tempio di Venere Vincitrice. Guida archeologica (AR, 60) - in preparazione

a cura di Maria Elisa Garcia Barraco

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  • Prezzo: € 30.00
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    Descrizione:

    Guida Archeologica

    In 8°, 140 pp. ill.ni b/n e coll.


    Durante il suo secondo consolato, nel 55 a.C., Gnaeus Pompeius Magnus, con i proventi del bottino riportato dopo la vittoriosa campagna contro i Parti realizza il più grande teatro di Roma: 17.500 posti a sedere, nei quali gli spettatori si distribuiscono entrando dalle numerose arcate; il diametro della cavea è di 150 metri. Neanche i teatri costruiti dopo, quello di Balbo e quello di Marcello, saranno così grandi. L’area dove viene realizzato è una parte dei suoi horti in Campus Martii, quella posta nei pressi dei Navalia. In realtà si tratta di un tempio-teatro perché la cavea si sviluppa come gradinata ai lati del podio dell’altissimo tempio dedicato a Venere Vincitrice; in questo modo Pompeo aggira il divieto del Senato di costruire edifici per spettacoli in pietra e riesce ad erigere il primo teatro in muratura della città. Un’opera imponente alta 45 m, anche se la scaena inizialmente sarà in legno e solo Augusto lo trasformerà in pietra. L’ingresso al complesso del teatro avviene dagli accessi posti ai lati della Curia di Pompeo, passando quindi dall’area sacra dei templi repubblicani di Largo Argentina. Chi entra può ammirare il grande e monumentale quadriportico con colonne di granito (Hecatostylum) e gli splendidi giardini boschivi che proiettano il pubblico verso la scena del teatro, su fino al tempio di Venere Vincitrice. Benché Augusto farà murare la Curia come locus sceleratus per l’assassinio di Giulio Cesare, il teatro rimarrà in uso e sarà restaurato dagli imperatori fino al V secolo. Oggi, del Theatrum Magnum, rimangono molte attestazioni nelle fonti classiche e poche, ma evidenti, tracce archeologiche nell’area tra Largo di Torre Argentina e Piazza Campo de’ Fiori. Da alcuni frammenti della Forma Urbis severiana, possiamo ricostruire, con un buon margine di attendibilità, la pianta del teatro e dei portici di Pompeo nella loro relazione con l’area sacra di Largo Argentina da un lato e del Campo Marzio settentrionale dall’altro.



    INDICE

    Premessa M. Elisa Garcia Barraco
    Progetto
    Fonti letterarie
    Frammenti della Forma Urbis
    Resti archeologici
    Statuaria

    GIUSEPPE LUGLI
    Il teatro
    Restauri pag. 730
    I portici e l’Hecatostylum
    La curia
    Porticus ad Nationes (statua gigante di Ercole)
    Porticus corintia di Cn Octavi
    Restauri