ISCRIZIONI ROMANE. Messaggi millenari nella città eterna - Progetto Public Epigraphy in Ancient Italy (III-I BC) - Epigraphein, 1

di Ignacio Simon Cornago

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 10.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    In 8°, 50 pp. ill.ni a coll.

    Ignacio Simón Cornago - Edizione disponibile in lingua spagnola, inglese e italiana.

    Proyecto PEAI: Public Epigraphy in Ancient Italy (III-I BC)
    Marie Sklodowska Curie, Grant agreement Nº 794476
    European Union’s Horizon 2020

    Nelle strade di Roma non solo ci sono manifesti, cartelli pubblicitari o targhe con i nomi delle vie, ma si possono anche leggere alcuni di quei testi che i Romani incisero oltre duemila anni fa. Per esempio il nome di Agrippa sulla facciata del Pantheon o dell’imperatore Tito sull’arco trionfale del foro. Furono gli antichi Romani che per la prima volta impiegarono in forma assidua questo tipo di testi incisi sulla pietra. Essi li chiamarono tituli e noi li conosciamo come iscrizioni. Si incisero sopra materiale duraturo per garantirne la continuità e si ubicarono in spazi pubblici per favorire la loro diffusione. Inoltre si sviluppò un tipo di lettera idonea per essere incisa sulla pietra, la capitalis quadrata, che si caratterizza per la sua eleganza e leggibilità. Questa scrittura monumentale si utilizzò per creare messaggi solenni e immortali, tanto popolari che finirono per affollare la città di Roma. Questo libro spiega il motivo e la funzione di queste iscrizioni, attraverso le opinioni degli stessi Romani - Cicerone, Plinio ed altri - e le illustra con alcuni degli esempi più notabili che ancora si possono incontrare per le strade di Roma.