Fuori di sé. L’empatia nell’orizzonte umano e oltre (vol. 8 Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno (ISPF) )

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    Descrizione:

    A cura di Silvia Caianiello Roma, CNR Edizioni, 2015



    Indice

    Prefazione GIUSEPPE BENTIVEGNA Introduzione: empatia e relazionalità. Dalla comunicazione dei corpi all’orizzonte del nonumano SILVIA CAIANIELLO Dalla tolleranza all'empatia. Alla ricerca di un paradigma cognitivo LUISA SIMONUTTI Il lato oscuro dell’empatia. Max Scheler fenomenologo del sentire ANNA DONISE Noi e gli altri: confini evolutivi e confini culturali ALESSANDRO MINELLI Il “sapere” motorio e le basi neurobiologiche dell’empatia LEONARDO FOGASSI Empaticamente estesi. Neuroscienze cognitive e nuove filosofie della mente GLORIA GALLONI e CARMELA MORABITO Plasticità e diversità: il caso del polpo GRAZIANO FIORITO La Terra è un organismo? Gaia come espediente persuasivo e come generatore di ipotesi scientifiche EMANUELE SERRELLI Tu di che ambiente sei? Biodiversità naturale e biodiversità culturale UGO LEONE Indice dei nomi Abstracts Abstract L’empatia è tornata alla ribalta grazie agli sviluppi delle neuroscienze affettive e sociali, come un processo emozionale costitutivo non solo dell’intimità personale, ma dell’alterità in generale e del mondo sociale condiviso. Dalle trattazioni filosofiche alle ricerche neurobiologiche, l’empatia illumina la primarietà della dimensione corporea nella comunicazione intersoggettiva, che, inscritta dall’evoluzione nella struttura psicofisica di molte specie animali, offre nuove chiavi di lettura dei fenomeni dell’altruismo. Allo stesso tempo, la capacità umana di espandere indefinitamente l’esperienza empatica all’altro da sé rivela caratteristiche uniche della nostra specie, che hanno aperto nuove prospettive nella filosofia della mente e più in generale nel dibattito sulla natura umana. La pluralità di approcci che il volume ricopre propone una riflessione ad ampio raggio su quanto e in che modo la modificazione prospettica in corso nella scienza, della quale l’empatia è indicatore privilegiato, possa contribuire a influenzare i processi, culturalmente e soggettivamente condizionati, di generazione del valore, e a prospettare un orizzonte motivazionale più ampio e un’immaginazione etica crescentemente inclusiva; ampio, forse, abbastanza da poter far da guida ad un atteggiamento di cura verso l’ambiente