TERRA NOSTRA ! - La conquista della Libia e i movimenti islamici tra misticismo e lotta armata

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    Descrizione:

    In 8°,pagg. 208


    Nel pomeriggio del 3 ottobre 1911, con un cannoneggiamento dei fortini turchi che difendevano la baia e il porto di Tripoli, cominciava la nuova avventura coloniale italiana, dopo il disastro abissino e il massacro di Adua. Da allora le vicende libiche non hanno mai cessato di segnare per più versi la politica, l’economia e la stessa vita sociale italiana. Il colonialismo italiano ha mostrato in Libia un volto ambiguo, spesso palesemente ignaro di alcune realtà culturali -e religiose- che dovevano influire sulla resistenza araba. Una di queste era certamente il tessuto di confraternite che univano saldamente interessi economici, assistenziali e religiosi, fino a farne un imprescindibile carattere identitario: e tra tutte quella dei Senussi fu la confraternita che più efficacemente ispirò la lotta contro l’invasore europeo, in Libia come era accaduto e accadeva in altre parti del Mahgreb. Lo Stato Maggiore italiano, appena si rese conto dell’errore commesso nella illusione di uno spontaneo sollevamento arabo contro i turchi in favore dei nuovi occupanti, incaricò un ufficiale noto per cultura e finezza di analisi di redigere un dettagliato studio su questa sconosciuta realtà. Ne nacque il rapporto -ultimato a nemmeno un anno dal primo sbarco- totalmente dimenticato e che qui ripresentiamo certi dell’interesse che esso susciterà, oggi come allora