Le bellezze di Tivoli nelle immagini e negli scritti del Grand Tour - Catalogo della Mostra - Ultima copia

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    Descrizione:


    Formato A4, di cm. 21,00 x cm. 29,5 è composto di ben 278 pagine con analogo numero di illustrazioni, la maggior parte a colori.

     presentazione del Sindaco di Tivoli dott. Giuseppe Proietti 
    nota del prof. Cairoli Fulvio Giuliani riguardo “Il Santuario di Ercole Vincitore e i rilievi di C. A, Thierry”.

     Mostra “Le bellezze di Tivoli nelle immagini e negli scritti del Grand Tour”, in svolgimento dal 17 dicembre 2016 al 31 ottobre 2017 nel Palazzo della Missione a Tivoli, merita certamente una testimonianza, che possa documentare, a distanza di tempo, quanto di bello è stato visibile nella Mostra stessa ed essere un preciso riferimento per un futuro allestimento di altre operazioni culturali.

    Questo è lo scopo del Catalogo, redatto dal prof. Roberto Borgia, già preside delle Scuole Medie Statali “Luigi Coccanari” e “Giuseppe Petrocchi” e del Liceo Ginnasio Statale “Amedeo di Savoia” di Tivoli e da anni consigliere della Società Tiburtina di Storia e d’Arte; l’autore ha opportuno arricchire il discorso su ogni opera esposta inserendo anche riproduzioni di opere e documenti non sono presenti nella Mostra, ma che sono che sono di necessario corollario per completare il discorso sulle “bellezze” esposte. Allo stesso modo sono stati inseriti brani di scrittori e studiosi italiani e stranieri.

    Infatti lo spazio materiale a disposizione nelle didascalie della Mostra per illustrare le opere stesse era veramente esiguo e molti aspetti delle “bellezze” di Tivoli sarebbero rimasti certamente in ombra, non valorizzati esaurientemente e sconosciuti agli stessi tiburtini, che pure vedono ogni giorno tali “bellezze”. Per amare la nostra città bisogna conoscerla per quello che è e soprattutto per quella che è stata, per collaborare tutti alla valorizzazione e alla conservazione di quanto ci ha dato la natura, (non per nostri meriti!) e di quanto ci hanno lasciato i nostri antenati.

    Spesso l’incuria in cui lasciamo le opere d’arte sul nostro territorio o peggio ancora aggrediamo il territorio stesso è dettata proprio dalla scarsa conoscenza della nostra città! Mi vengono in mente a questo proposito le parole del primo storico tiburtino, il medico tiburtino Marco Antonio Nicodemi, che nel XVI secolo auspicava che: « … i tiburtini non solo tornino ad onorare la memoria degli antichi, ma vengano istruiti riguardo gli errori, se commessi, dei loro antenati; vengano perciò attratti ad imitarne le virtù e che possano essere capaci di esercitarsi più a lungo nella loro pratica; e così comprendano di essere debitori verso la Provvidenza divina, dal momento che tanti e tanto grandi luoghi fortificati, città, regni, provincie e grandissimi imperi vennero completamente meno o caddero in malora. Tivoli, in verità così antica, pur dopo tanti saccheggi, rovine, incendi, prospera ancora con l’intercessione di quella Provvidenza, che è la vera carità divina».