POMPEI. Nel segno di Iside - Cinzia dal Maso
di
- Anno Edizione:
- 2013
- Argomento:
- Pompeianistica, archeologia e storia della Campania antica
- ISBN:
- 9788866481294
Prezzo: € 22.90
Descrizione:
24 ORE Cultura
Edizione in filorefe rilegata,cartonata, 17 x 22 cm,96 pagine, ill.ni e tavv. a coll.
Nel segno di Iside, pubblicato nella collana "Pompei" da 24 ORE Cultura, analizza il tema dell'influsso e delle suggestioni che a Pompei arrivavano dall'Egitto, partendo dalla figura della dea Iside.
Nel dicembre del 1764 fu scoperto il Tempio di Iside di Pompei e da quel dì si scatenò un'incontenibile ondata di egittomania. Per decenni fu sinonimo di fascino egizio tra moda, esoterismo e suggestioni massoniche. Meta obbligata del Grand Tour, fu oggetto delle riproduzioni e ricostruzioni più fantasiose (Piranesi). E anche la sua fortuna in letteratura è pressoché infinita.
Il tempio era però molto importante anche nella Pompei antica, se fu tra i primi edifici di culto restaurati dopo il terremoto del 62 d.C. e l'unico completato al momento dell'eruzione. L'Egitto era un po' ovunque in quella città portuale collegata regolarmente con Alessandria: un paesaggio nilotico è ritratto in un raffinatissimo mosaico della Casa del Fauno; le architetture negli affreschi di terzo stile sono tutte impreziosite da motivi egittizzanti che a quel tempo (prima età imperiale) erano diventati una vera e propria mania; una casa ha persino un canale artificiale che riproduceva a scopo cultuale le inondazioni periodiche del Nilo.
Partendo dalla storia della scoperta del Tempio di Iside a Pompei, il volume accompagna il lettore in un'analisi attenta della figura della divinità, della struttura del Tempio pompeiano e di tutte le tracce di cultura isiaca ed egizia di cui Pompei intrisa.
Edizione in filorefe rilegata,cartonata, 17 x 22 cm,96 pagine, ill.ni e tavv. a coll.
Nel segno di Iside, pubblicato nella collana "Pompei" da 24 ORE Cultura, analizza il tema dell'influsso e delle suggestioni che a Pompei arrivavano dall'Egitto, partendo dalla figura della dea Iside.
Nel dicembre del 1764 fu scoperto il Tempio di Iside di Pompei e da quel dì si scatenò un'incontenibile ondata di egittomania. Per decenni fu sinonimo di fascino egizio tra moda, esoterismo e suggestioni massoniche. Meta obbligata del Grand Tour, fu oggetto delle riproduzioni e ricostruzioni più fantasiose (Piranesi). E anche la sua fortuna in letteratura è pressoché infinita.
Il tempio era però molto importante anche nella Pompei antica, se fu tra i primi edifici di culto restaurati dopo il terremoto del 62 d.C. e l'unico completato al momento dell'eruzione. L'Egitto era un po' ovunque in quella città portuale collegata regolarmente con Alessandria: un paesaggio nilotico è ritratto in un raffinatissimo mosaico della Casa del Fauno; le architetture negli affreschi di terzo stile sono tutte impreziosite da motivi egittizzanti che a quel tempo (prima età imperiale) erano diventati una vera e propria mania; una casa ha persino un canale artificiale che riproduceva a scopo cultuale le inondazioni periodiche del Nilo.
Partendo dalla storia della scoperta del Tempio di Iside a Pompei, il volume accompagna il lettore in un'analisi attenta della figura della divinità, della struttura del Tempio pompeiano e di tutte le tracce di cultura isiaca ed egizia di cui Pompei intrisa.