Il Pilone del Ponte sullo Stretto di Giuseppe Samonà - Francesco Cardullo (Collana: Architettura / Urbanistica)
di Francesco Cardullo
- Anno Edizione:
- 2016
- Casa Editrice:
- Officina Edizioni - Roma
- Argomento:
- Architettura e storia dell'architettura
- ISBN:
- 97888860491404
Prezzo: € 15.00
Descrizione:
Pagine: 64 pagine
Nel 1969 l’ANAS e le Ferrovie dello Stato indicono un “Concorso Internazionale di idee per un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia ed il Continente”. Il progetto secondo classificato di Giuseppe Samonà ha
per titolo: “La Metropoli futura dello Stretto” perché oltre a rispondere all’esigenza dell’attraversamento con la soluzione del ponte, si occupa di tutto il territorio dello Stretto. Si tratta di una straordinaria ipotesi di fondazione di una nuova città, dopo aver azzerato tutto l’esistente, che ha il mare dello Stretto al centro. In questo scritto il mio punto di vista su questo progetto visione dello Stretto di Messina di Giuseppe Samonà non è quello paesaggistico, né quello urbanistico, né della viabilità o della portualità, e neanche quello infrastrutturale, in senso stretto, sulla tipologia di ponte sospeso a due campate. Pongo l’attenzione sui Piloni, sull’architettura dei Piloni, e su come questi enormi elementi alti trecento metri, per loro natura specificatamente funzionali ed essenziali al sistema strutturale, siano in realtà una sintesi di paesaggio, urbanistica, infrastruttura e architettura e come la loro forma è frutto di una ricerca lunga e complessa che mette insieme queste discipline. Mi interessa evidenziare quello che giudico un bellissimo progetto architettonico di Giuseppe Samonà, forse non sottolineato dai suoi studiosi sufficientemente; ed ancora di più sottolineare la bellezza architettonica di questo progetto in confronto ai Piloni di quello che si ipotizzava fosse, nel 2002, il progetto del Ponte sullo Stretto.
Nel 1969 l’ANAS e le Ferrovie dello Stato indicono un “Concorso Internazionale di idee per un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia ed il Continente”. Il progetto secondo classificato di Giuseppe Samonà ha
per titolo: “La Metropoli futura dello Stretto” perché oltre a rispondere all’esigenza dell’attraversamento con la soluzione del ponte, si occupa di tutto il territorio dello Stretto. Si tratta di una straordinaria ipotesi di fondazione di una nuova città, dopo aver azzerato tutto l’esistente, che ha il mare dello Stretto al centro. In questo scritto il mio punto di vista su questo progetto visione dello Stretto di Messina di Giuseppe Samonà non è quello paesaggistico, né quello urbanistico, né della viabilità o della portualità, e neanche quello infrastrutturale, in senso stretto, sulla tipologia di ponte sospeso a due campate. Pongo l’attenzione sui Piloni, sull’architettura dei Piloni, e su come questi enormi elementi alti trecento metri, per loro natura specificatamente funzionali ed essenziali al sistema strutturale, siano in realtà una sintesi di paesaggio, urbanistica, infrastruttura e architettura e come la loro forma è frutto di una ricerca lunga e complessa che mette insieme queste discipline. Mi interessa evidenziare quello che giudico un bellissimo progetto architettonico di Giuseppe Samonà, forse non sottolineato dai suoi studiosi sufficientemente; ed ancora di più sottolineare la bellezza architettonica di questo progetto in confronto ai Piloni di quello che si ipotizzava fosse, nel 2002, il progetto del Ponte sullo Stretto.