Guido Gozzano - Vito Mar Nicolosi (Collana Edizioni Gobettiane)
di
Descrizione:
Gobetti – che in Risorgimento senza eroi dirà della ironia ma anche della «stanchezza decadente nell’opera di Gozzano» in un quadro complessivo, letterario e morale, di «fallimento dell’eredità alfieriana» – accolse nel 1925 nelle sue edizioni il saggio su Gozzano del giovane catanese Vito Marco Nicolosi (1901-1948), frutto della tesi di laurea discussa con Attilio Momigliano. L’autore, che dichiarava le sue simpatie per il futurismo, tracciava dell’opera gozzaniana e dei “crepuscolari” un bilancio negativo. Nel libro, che rimane un documento interessante dell’epoca, Gozzano era visto come il poeta sentimentale delle «dolcezze vaghe e inafferrabili, così lievi e così indeterminate da essere talvolta anche ebetudine», e Nicolosi, pur concedendogli qualche merito letterario, non coglieva l’effettiva consistenza di un laboratorio poetico che molta critica ha rivalutato.