Il Bardo ad Aquileia. Tesori dal Museo Nazionale del Bardo al MAN di Aquileia - Catalogo della mostra 2015 (Cristiano Tiussi et alii)

di Aa.Vv.

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  • Prezzo: € 20.00
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    Descrizione:

    Catalogo della Mostra Aquileia 6 dicembre 2015 - 31 gennaio 2016.

    F.to in 4°, 62 pp. a coll.,  ill.ni a coll.

    Il Bardo ad Aquileia : tesori dal Museo nazionale del Bardo al Museo archeologico nazionale di Aquielia. Le Bardo à Aquilée : trésors du Musée National du Bardo au Musée archéologique national de Aquilée


    Record created on 03/27/16
    orino: Allemandi, Fondazione Aquileia, 2015. 31cm., pbk., 62pp. illus. Exhibition held at Museo archeologico nazionale, Aquileia. Italian-French text 

    Indice:
    Le opere dialogheranno con i manufatti aquilesi non solo a sottolineare i legami e i collegamenti che caratterizzavano il Nord Africa e l’Alto Adriatico in età romana, nell’ambito di una circolazione di culture e religioni che abbracciava l’intero bacino del Mediterraneo, ma anche a testimonianza di quanti si oppongono a questa nuova terribile iconoclastia che tenta di negare alla radice il dialogo interculturale e interreligioso... 


    L’esposizione intende rappresentare dunque uno spaccato dell’arte e dell’alto artigianato delle province africane in età romana tra il I e il III secolo attraverso il mosaico della dea Cerere ritrovato a Uthina, due mosaici di “lottatori nudi in presa” provenienti dal tepidarium delle terme di Gigthis, la testa dell’imperatore Lucio Vero da Dougga, la statua del dio Giove da Oued R’mel, la stele funeraria di Marcus Licinius Fidelis, un soldato originario di Lione, in Gallia, che fu sepolto ad Ammaedara, e due ceramiche ritrovate nelle necropoli di El Aouja, una brocca decorata a rilievo e un contenitore cilindrico con rappresentazioni di dei e satiri.

    La città di Aquileia (fertile testimonianza di una felice convivenza che si realizzò tra romani, giudei, greci, alessandrini), iscritta dal 1998 all'Heritage List dell'Unesco, rappresenta per la sua storia, il luogo adatto ad affermare la validità universale di un’idea di convivenza e di dialogo e per avviare un confronto a più voci sull'importanza della difesa del patrimonio culturale come baluardo contro l'oscurantismo e la barbarie.