MIHI QUOQUE SPEM DEDISTI. Cesare Franco e la musica sacra in terra di Bari tra pedagogia e riforma ceciliana - Anita Piscazzi

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    Descrizione:

     
    collana Ipotesi di studio, 10
    pagine 142


    Nella tradizione musicale pugliese, la personalità di Cesare Franco si afferma sia per il suo valore artistico sia perché egli fu musicista completo, compositore assiduo nel repertorio sacro, esperto di musica corale, direttore e concertatore di orchestra, musicologo e critico. Un po’ sotto silenzio, bisognerà pur dirlo, è appena trascor- so il settantesimo anniversario della morte del musicista pugliese, scomparso nel gennaio del 1944. Un’uscita definitiva di scena, oltretutto, avvenuta in pieno silen- zio a causa del vuoto creato dalla guerra che in quegli anni affliggeva l’Italia e il resto d’Europa. Questo lavoro di ricerca vuol essere pertanto un doveroso tributo all’ope- ra e alla memoria di un raffinato artista e di un infaticabile didatta musicale, a tor- to negletto ed emarginato dagli studi correnti sull’argomento. Il maestro pugliese ha soprattutto il merito di aver rinnovato nella sua terra il gusto per la composizione a tema liturgico, una sensiblerie che sembrava del tutto tramontata. Nella musica sa- cra il Maestro Franco completa storicamente le opere dei pugliesi Luigi Rossi, Leo- nardo Leo e Saverio Mercadante.