Oratori devoti, combattenti spirituali, soldati di Cristo. Percorsi della perfezione cristiana in Italia nella prima età moderna - Stefano Zen

di Stefano Zen

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 14.50
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    In 8°, bross. edit., con bandelle 152 pp.

    La perfectio costituisce nella prima età moderna un obiettivo-cardine del cattolico impegnato e colto nel suo itinerario verso il trascendente.

    In tale contesto, la letteratura d’impianto controriformistico e la produzione ascetica esortano vivamente ad abbracciare la «milizia cristiana», ponendosi come meta la «perfezione della vita spirituale».

    In questo libro l’autore prende in esame tematiche strettamente connesse tra loro: Filippo Neri e i suoi discepoli alle prese con l’ideale della ‘perfezione’ negli esercizi dell’Oratorio; la storia della milizia cristiana in età tridentina e postridentina; il modello di agonismo religioso espresso dal Combattimento spirituale dei Teatini, composto in forma anonima da Lorenzo Scupoli; l’impegno militante del gesuita Roberto Bellarmino e la fortuna europea del suo austero programma ascetico; la diffusione della letteratura del «soldato cristiano», dovuta essenzialmente all’influenza di un’opera come Il soldato cristiano di Antonio Possevino e prerogativa quasi esclusiva della Compagnia di Gesù, come testimoniano gli altri autori ignaziani Pedro de Ribadeneira, Thomas Sailly, Francisco Arias, Piotr Skarga e Matthaeus Bembus.

    Mentre la Controriforma devota amministra a fini pedagogici itinerari individuali di fede e di comprensione dei simboli religiosi, facendone l’esaltazione del sacro, Caravaggio riporta invece il dibattito sul terreno drammatico della testimonianza religiosa di vita intesa come ricerca. Nella Deposizione Merisi conferisce assai probabilmente a Nicodemo il volto del Baronio, che indica un ulteriore percorso della ‘perfezione’: ritornare alle fonti più autentiche della fede e alla purezza della Chiesa apostolica.

    Ne deriva un libro che esplora temi e problemi nuovi, o meritevoli di approfondimento, nel quadro tutt’altro che omogeneo della Controriforma e di alcune particolari esperienze di riforma religiosa caratterizzate, nel caso della sensibilità oratoriana, da un ritorno alla ‘perfezione’ della Chiesa primitiva.



    Stefano Zen (Napoli 1962) è Dirigente scolastico del MIUR. Dottore di ricerca in Storia della società europea, ha svolto attività di docenza, come professore a contratto di discipline storiche, presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II» e in Scuole di perfezionamento post lauream. Si occupa prevalentemente di storia della cultura, della vita religiosa e dei rapporti tra Chiesa e Stato nella prima età moderna.

    Ha pubblicato numerosi contributi in atti di convegni, volumi miscellanei e riviste scientifiche. Tra i suoi studi si segnalano: Baronio storico. Controriforma e crisi del metodo umanistico (Napoli, Vivarium, 1994), un classico della storiografia contemporanea; Monarchia della verità. Modelli culturali e pedagogia della Controriforma (Napoli, Vivarium, 2002); Società, cultura e vita religiosa in età moderna. Studi in onore di Romeo De Maio (Sora, Centro di Studi Sorani, 2009, come editor insieme a Luigi Gulia e Ingo Herklotz); Cesare Baronio sulla Donazione di Costantino tra critica storica e autocensura (in Censura, riscrittura, restauro, «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa», s. V, 2010, 2/1, pp. 179-219).