Arcipreti della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma dalle origini fino al 1800 - Studia Liberiana 6

di Michal Jagosz

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  • Prezzo: € 56.00
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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit., 245 pp.,

    Prefazione di
    Sua Eminenza il Signor Cardinale GIUSEPPE VERSALDI
    Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede
    Contributi di
    ANDREAS REHBERG,
    GIOVANNI SICARI (Biografie e Ritrattistica),
    VINCENZO PARRINO (Elaborazioni araldiche)

    Sono lieto di poter presentare questo volume per diverse ragioni. Innanzitutto per il valore che l’opera ha in sè come ricerca storica circa gli Arcipreti della Basilica di Santa Maria Maggiore dalle origini fino al 1800, ma anche perchè essa è dedicata al Card. Santos Abril y Castellò, attuale Arciprete della medesima Basilica, creato Cardinale nello stesso Concistoro in cui anche lo scrivente é stato elevato alla porpora cardinalizia. A lui va il mio augurio di un buon ministero a servizio della insigne Basilica.
    Venendo all’opera curata da Mons. Michał Jagosz, Prefetto dell Archivio, del Museo e della Biblioteca della Basilica Liberiana, (con i contributi di Andreas Rehberg, Giovanni Sicari e Vincenzo Parrino), lodevole è innanzitutto il proposito di aggiornare l’elenco degli Arcipreti della Basilica di Santa Maria Maggiore secondo studi che permettono di integrare gli elenchi precedenti a partire da quello di Paolo De Angelis (pubblicato nel 1621 e che riportava i nomi degli Arcipreti fino al 1614) per arrivare all’ultima pubblicazione del 1996 a cura di Roberto Luciani.
    Siccome nella Collana Studia Liberiana il medesimo Mons. Jagosz, nel volume II, aveva già elencato i 23 Arcipreti che ressero la Basilica dal 1800 al 2011, il presente volume riporta solo l’elenco dalle origini fino al 1800, dando così il quadro completo della storia della medesima Basilica.
    Senza entrare nel merito della ricerca e del relativo aggiornamento dei dati concernenti gli Arcipreti, il lettore può certamente rendersi conto dello sforzo dell’Autore di discernere dalle fonti le indicazioni più veritiere circa la sua indagine, assicurando così una base scientifica di rilievo alle modifiche effettuate rispetto alle pubblicazioni precedenti. Così, come annota lo stesso Autore, per mancanza di fonti sicure, non sono riportate le schede di alcuni Arcipreti più antichi i cui nomi erano menzionati da De Angelis e Bianchini. Sempre, comunque, sono metodologicamente giustificate le altre scelte che differiscono dalle pubblicazioni precedenti, preferendo l’Autore omettere ciò che è incerto piuttosto che mescolare dati storicamente provati con altri dubbi.
    Veniamo così ad avere dalle origini fino al 1800 il quadro di 52 Arcipreti e di 6 Proarcipreti (di cui sette sono diventati Papi: Clemente III, Onorio III, Adriano V, Gregorio XI, Alessandro VI, Gregorio XIII e B. Innocenzo XI) con le relative biografie da Paolo Scolari a Andrea Corsini. Da ciò si può dedurre l’importanza del ruolo di Arciprete non solo per quanto riguarda ovviamente il culto nella Basilica Liberiana, ma anche nel contesto della Chiesa universale fino alla cattedra di S. Pietro.
    Il volume ha una preziosa seconda parte consistente in un Apparato Illustrativo, in cui sono riportati altri dati dei citati Arcipreti, come ad esempio i testi sui cartigli che accompagnano i ritratti, le immagini dei monumenti sepolcrali e degli epigrammi funerari a loro dedicati. Sono illustrazioni che permettono ad un più largo pubblico di accedere direttamente alla storia non solo dei personaggi, ma anche della Basilica.
    L’opera si completa con la citazione delle fonti provenienti dall’archivio della medesima Basilica di Santa Maria Maggiore e fornisce una esauriente bibliografia generale che permette agli studiosi una verifica del lavoro critico svolto dall’Autore. A lui va, dunque, il plauso di tutti coloro a cui sta a cuore il bene della Basilica che dal suo passato, reso ancor più preciso e disponibile dalla fatica di Mons. Jagosz, trae insegnamento e sprona per continuare nel presente e nel futuro la sua missione.
    Maria SS.ma, a cui la Basilica è dedicata, benedica quest’opera e coloro che l’hanno resa possibile, affinchè l’intera Chiesa possa continuare la sua opera di evangelizzazione e di testimonianza della carità per gli uomini del nostro tempo, tutti figli di questa comune Madre che li vuole partecipi del Regno del suo diletto Figlio.