Clero Liberiano a Servizio Della Salus Populi Romani 1800-2010 - Studia Liberiana 2

di Michal Jagosz

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  • Prezzo: € 60.00
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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit., 512 pp.

    Prefazione di S. Em.za il Signor Cardinale MAURO PIACENZA
    Prefetto della Congregazione per il Clero

    L’esistenza del Capitolo Liberiano è attestata, per la prima volta, nel secolo XII. I primi codici del Capitolo Liberiano risalgono al secolo XIII e sono datati 1262, 1266 e 1271. Appare curioso il fatto che queste tre redazioni del primo statuto liberiano siano state compilate nel giro di soli dieci anni. Il clero che officiava, allora, la Basilica era formato da Chierici nel 1153 e da Canonici dal 1292 in poi. Vi era anche un "Archipresbyter", almeno a partire dal 1153. I primi documenti non rivelano nulla dell’organizzazione interna del Capitolo; ma quelli del secolo XIV, invece, fanno scorgere i primi sforzi per dare delle regole fisse di funzionamento, tanto da farle approvare dai Papi.
    Oggi, il Capitolo si presenta come un Collegio sacerdotale, costituito dal Cardinale Arciprete, da 24 Canonici e dai Coadiutori del Capitolo, tutti di nomina pontificia. I Canonici ed i Coadiutori formano il Presbiterio Liberiano, al quale spetta, sotto la guida del Cardinale Arciprete, assolvere le funzioni liturgiche più solenni ed al servizio pastorale della Basilica.
    Il servizio dei Canonici si svolge in conformità alle disposizioni generali del Diritto Canonico e delle esigenze particolari di S. Maria Maggiore.
    Il Capitolo gode di personalità giuridica propria e, pertanto, é soggetto di diritti e di obblighi.
    Il Capitolo si onora come Protocanonico Sua Maestà il Re di Spagna, ora Juan Carlos Primero de Borbon.
    Nella Basilica prestano il servizio di Sagrestia una comunità Religiosa maschile e quello delle suppellettili degli altari e delle stesse sagrestie una comunità Religiosa femminile.
    Nel 2000 è stato compilato un nuovo Statuto, che rispecchia le nuove indicazioni del Concilio Vaticano II.

    Il presente studio tratta del Clero Liberiano dal 1800 fino ad oggi, con il susseguirsi di circa 980 ecclesiastici, a partire da Pio VII, che iniziò il suo Pontificato e volle celebrare davanti alla Sacra Culla la terza Messa del Natale. Roma dal 1798 subì l’occupazione francese, fu proclamata la Repubblica Romana Giacobina e nel 1815 Papa Pio VII ritornò dopo la caduta di Napoleone, instaurandosi il periodo storico della Restaurazione. Nel 1849 le truppe francesi guidate dal Generale Oudinet sconfissero la Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi solennemente proclamata in Campidoglio al principio dell’anno precedente. Papa Pio IX si trasferì a Gaeta. Nel 1870 le forze armate guidate dal Generale Raffaele Cadorna occuparono militarmente la Città di Roma, annettendola al Regno d’Italia. Il Papa si ritirò, in volontaria prigionia, all’interno delle Mura Vaticane. L’anno seguente Roma venne proclamata capitale d’Italia, e vi si insediarono il re Vittorio Emanuele II e il Governo italiano. Nell’ambito di una nuova ristrutturazione amministrativa ed urbanistica della città di Roma, il rione Monti, dove è collocata la Basilica Liberiana, venne diviso e il nascente quindicesimo rione venne chiamato Esquilino. Il 1929 concluse la dolorosa parentesi del dissidio con il Governo Italiano e Papa Pio XI pose termine alla volontaria prigionia dei pontefici in Vaticano con la visita a Santa Maria Maggiore.


    (sezione 11C)

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