Henry Kissinger e le relazioni atlantiche: aspetti problematici della politica americana nei confronti dell'Europa 1969-74 - Thomas Cesareo

di Thomas Cesareo

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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit., pp. 550 b/n, 
    - rassegna fotografica
    - intervista del Ministro Terzi
    - appendice con estratti e stralci di discorsi significativi di personalità dell'epoca


    Abstract:
    Il testo ricostruisce, sulla base di fonti diplomatiche quali i F.R.U.S., alcuni aspetti dominanti delle relazioni diplomatiche euro-americane negli anni fra il 1969 e il 1974 nell’ambito del governo del Presidente Nixon, affiancato da Henry Kissinger in qualità di Consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di Stato. Una serie di fenomeni – di ordine politico, economico e sociale – che si manifestano in questo periodo hanno avuto conseguenze durature sul tenore dei legami fra le due sponde dell’Atlantico. Di seguito si elencano i fattori “critici” sui quali s’impernia l’analisi sia delle ragioni, sia dell’evoluzione dell’azione politica elaborata e condotta da Kissinger, sia delle dinamiche e conseguenze che essa ha contribuito a generare tra i vari attori europei:

    • Il tentativo statunitense per una via d’uscita “onorevole” dalla Guerra del Vietnam ed i malumori europei e giapponesi nei confronti di Washington per il suo intervento nel conflitto arabo-israeliano e l’apertura alla Cina comunista;

    • Le destabilizzanti tempeste valutarie causate dalla crisi del sistema monetario di Bretton Woods, nonché la fine di uno sviluppo economico in Occidente in seguito al Primo shock petrolifero;

    • L’iniziale diffidenza degli Stati Uniti nel promuovere la strada della distensione tra Est ed Ovest e le divisioni nei confronti dell’Ostpolitik dell’alleato Brandt;

    • La competizione sulle questioni di politica economica internazionale tra Stati Uniti e Comunità Economica Europea e le difficoltà di una loro amichevole composizione;

    • Il mutato atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti della costruzione comunitaria, soprattutto verso i primi passi compiuti dai paesi europei nel settore del coordinamento della politica estera. Kissinger riteneva che l’emancipazione europea dall’influenza americana avrebbe comportato svantaggi e pericoli per Washington;

    • Le divergenze tra Stati Uniti ed Europa, in seno all’Alleanza atlantica, sulla ripartizione degli oneri della difesa comune, nonché sul mantenimento di un impegno statunitense per la sicurezza dell’Europa occidentale