Cuma: le ceramiche arcaiche. La produzione pithecusano-cumana tra la metà dell’VIII e l’inizio del VI sec. a.C. - Quaderni del Centro Studi Magna Grecia; 12 - Studi Cumani; 3

di Francesca Mermati

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    Descrizione:

    In 4°, brossura editoriale con bandelle, pp. 312; ill. b/n; tavole fuori testo; con  CD-Rom allegato


    Il volume affronta lo studio delle produzioni ceramiche di Cuma e Pithecusa (Ischia) in età arcaica, proponendone la prima tipologia.

    Sommario

    Presentazione

    Introduzione

    Avvertenze

    1 - Storia degli studi

    2 - I materiali presi in esame
    2.1 - I materiali cumani
    2.1.1 - La Raccolta Cumana e la Collezione Stevens
    2.1.2 - Altri materiali da Cuma presenti nei depositi del MANN
    2.1.3 - I materiali del Progetto Kyme
    2.1.4 - I materiali dal Fondo Valentino
    2.2 - I materiali pithecusani
    2.2.1 - La Necropoli di San Montano
    2.2.2 - Lo Scarico Gosetti sull’Acropoli
    2.2.3 - L’abitato suburbano di Mazzola
    2.2.4 - La Stipe dei Cavalli, la collina di S. Alessandro e l’insediamento
    di Punta Chiarito
    2.3 - La distribuzione dei materiali pithecusano-cumani e le collezioni museali

    3 - I criteri metodologici
    3.1 - L’individuazione della produzione
    3.2 - La classificazione tipologica
    3.2.1 - I criteri metodologici
    3.2.2 - L’articolazione della tipologia
    3.2.3 - L’identificazione delle botteghe e delle mani d’artigiano
    3.2.4 - Il sistema cronologico

    4 - La classificazione tipologica

    5 - Analisi della tipologia formale e del repertorio decorativo
    5.1 - A: Oinochoe
    5.1.1 - Forme
    5.1.2 - Decorazione
    5.1.3 - I Gruppi
    5.2 - B: Olpe
    5.2.1 - Forme e decorazione
    5.3 - C: Brocca /Attingitoio
    5.3.1 - Forme e decorazione
    5.3.2 - Gli Hapax Legomena
    5.4 - D: Lekythos
    5.4.1 - Forme
    5.4.2 - Decorazione
    5.4.3 - Il Gruppo Reticolo/Losanghe
    5.4.4 - Gli Hapax Legomena
    5.5 - E: Vaso a Corpo Anulare
    5.5.1 - Forme e decorazione
    5.6 - F: Vaso Conico
    5.6.1 - Forme e decorazione
    5.7 - G: Aryballos
    5.7.1 - Forme
    5.7.2 - Decorazione
    5.7.3 - I Pittori e i Gruppi
    5.8 - H: Vaso configurato a melagrana
    5.8.1 - Forme e decorazione
    5.9 - I: Olla
    5.9.1 - Forme e decorazione
    5.10 - J: Hydria
    5.10.1 - Forme e decorazione
    5.11 - K: Anfora
    5.11.1 - Forme
    5.11.2 - Decorazione
    5.12 - L: Cratere
    5.12.1 - Forme
    5.12.2 - Decorazione
    5.12.3 - I frammenti di ispirazione euboica e lo stile del Pittore di Cesnola
    5.12.4 - Il Cratere con Protomi Umane e il Cratere del Naufragio
    5.13 - M: Skyphos
    5.13.1 - I tipi M1 (skyphoi a chevrons), M2 (skyphoi a uccelli) e M3 (skyphoi tipo Thapsos)
    5.13.2 - I tipi M4 e M5, e lo skyphos M 72
    5.14 - N: Kotyle
    5.14.1 - Il tipo N1 (kotylai tipo Aetos 666)
    5.14.2 - I tipi N2 e N3
    5.15 - O: Kantharos
    5.15.1 - Forme e decorazione
    5.16 - P: Kyathos
    5.16.1 - Forme e decorazione
    5.17 - Q: Tazza Monoansata
    5.17.1 - Forme e decorazione
    5.18 - R: Poppatoio
    5.18.1 - Forme
    5.18.2 - Decorazione
    5.19 - S: Coppa
    5.19.1 - Forme
    5.19.2 - Decorazione
    5.20 - T: Lekane
    5.20.1 - Forme
    5.20.2 - Decorazione
    5.21 - U: Piatto
    5.21.1 - Forme
    5.21.2 - Decorazione
    5.21.3 - Il Gruppo a Raggiera
    5.22 - V: Pisside
    5.22.1 - Il tipo V1
    5.22.2 - Il tipo V2 e gli Hapax Legomena

    6 - Elementi per una sintesi
    6.1 - Pithekoussai e Cuma
    6.2 - La produzione. Evoluzione e caratteristiche culturali
    6.3 - I pittori
    6.4 - Le argille e la localizzazione delle botteghe. Il problema
    6.5 - La diffusione dei prodotti pithecusano-cumani

    Abbreviazioni bibliografiche

    Tavole


    Il libro

    Le produzioni ceramiche pithecusano-cumane sono al centro di un rinnovato interesse, dopo la ripresa delle indagini archeologiche a Cuma, nella città bassa. L'autrice affronta, per la prima volta, un'analisi sistematica di tutte le produzioni locali di età arcaica, proponendone una tipologia formale. Particolare attenzione, oltre agli altri aspetti che connotano le officine pithecuano-cumane, come i repertori decorativi, è rivolta anche alla lettura della diffusione di questi prodotti nei contesti del Mediterraneo. Il libro è integrato da un CD-Rom in cui sono disponibili il catalogo ed altri apparti (tabelle di quantificazione, di distribuzione, etc.).


    L'autore
    Francesca Mermati è dottore di ricerca dell'Università degli Studi di Napoli Federico II