IL CAPOLAVORO E IL SUO DOPPIO. Il Ratto di Elena di Guido Reni e la sua replica tra Madrid, Roma e Parigi
di Stefano Pierguidi
- Anno Edizione:
- 2012
- Casa Editrice:
- Artemide Editoriale - Roma
- Argomento:
- Arte e storia dell'arte
- ISSN:
- 978-88-7575-166-1
Descrizione:
Pagine: 160
Illustrazioni: 30 a colori e in bianco e nero
Nel 1627 il re di Spagna Filippo IV commissionò a Guido Reni un Ratto di Elena destinato ad ornare,
accanto ad altri capolavori della pittura italiana, spagnola e fiamminga, il Salon Nuevo dell’Alcàzar di
Madrid. Reni, confidando nella magnificenza del sovrano, si rifiutò di fissare un compenso, ingaggiando
una prova di forza con la monarchia spagnola. Il risultato fu la rottura: il dipinto venne quindi
offerto a Maria de’ Medici, regina madre di Francia, che lo acquistò subito prima del fallimento della
congiura da lei ordita contro Richelieu. La regina dovette lasciare la Francia nel 1631, e del Ratto di
Elena si persero le tracce per oltre dieci anni.
Ma un suo ‘doppio’, realizzato da un allievo nella bottega del maestro, comparve a Roma nel 1632,
e fu come se si trattasse dell’originale del ‘divino’ Guido: più volte il suo proprietario, il cardinale
Bernardino Spada, cercò senza successo di venderlo agli agenti di Filippo IV. Solo dopo la morte di
Maria de' Medici, nel 1642, l’originale ritornò sulla scena; e fu un ritorno trionfale.
Se a Roma la replica sarebbe divenuta il fulcro della sistemazione della Galleria Spada, a Parigi
l'originale fu da subito il protagonista dell'ancora più prestigiosa Galerie La Vrillière.
La storia del Ratto di Elena, il dipinto più noto e costoso del secolo, subito celebrato da letterati e
intendenti d’arte, non è solo illuminante del diverso e sempre mutevole concetto di originale e copia,
ma deve anche essere letta sullo sfondo storico della guerra dei Trent’anni: il mancato arrivo nella
Madrid di Filippo IV e il suo successivo approdo nella Parigi di Luigi XIV costituisce quasi una metafora
dei cambiamenti dei rapporti di forza in atto tra le due maggiori potenze dell’epoca