PASSEGGIATE EMOZIONALI. Dal rumore alla musica relazionale - Piero Mottola

di Piero Mottola

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  • Prezzo: € 40.00
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    Descrizione:

    Prefazione di Simonetta Lux e Raffaele Gavarro

    Collana Icarus
    Lingua italian, english
    Pagine 408
    Formato 18x25 cm
    Legatura cartonato, brossura

    Attraverso un’analisi autobiografica e metodologica vengono esposte alcune delle ricerche sperimentali sulle potenzialità estetiche ed evocatiche del rumore sviluppate da Piero Mottola a partire dal 1988 nei corsi d’insegnamento e nei laboratori di Plastica Ornamentale e Sound Design, presso le Accademie di Belle Arti de L’Aquila, Firenze e Roma. Lo studio analizza la natura sinestetica di rumori referenziali, naturali, artificiali, umani, animali, e le relazioni cromatiche da essi generate. Nel delineare il processo di sublimazione applicato ai risultati sperimentali vengono illustrate mappe emozionali complesse, in grado di relazionare entità cromatiche e acustiche e di produrre algoritmi organizzabili anche automaticamente e musicalmente, dando origine a un inedito metodo di composizione concepito per attivare reazioni emotive e interpretative, originali e perturbanti.

    Nelle prime tre o quattro pagine del libro Passeggiate Emozionali: dal rumore alla musica relazionale, che è un testo insieme teorico, storico critico, autobiografico artistico, Piero Mottola anticipa, come il regista Alfred Hitchcock, tutto: l’origine, il percorso, il finale.
    […] Il carattere autobiografico auto-teorico del libro di Mottola non ne inficia la oggettività, né ne cancella la componente soggettiva.
    Ed eventualisticamente lascerei al lettore la risposta al seguente interrogativo: chi è, che cosa vuole, da che cosa è ossessionato Piero Mottola? Quale è il nascosto messaggio, rispetto a ciò che egli esplicitamente dice di aver voluto fare? Io sono sempre stata affascinata dal lavoro del creatore dell’Eventualismo, Sergio Lombardo, prima e di Piero Mottola poi. E non ho mai mancato di chiedermi e di chiedere loro: dove è il tuo segreto, che cosa ci nascondi? Svelare, attivare il desiderare, questo è certo. In una area di inespressività, anche questa è l’unica possibilità che ci viene concessa. […]”
    Simonetta Lux