Capodimonte, Materdei, Vomero. Idee e progetti urbanistici per la Napoli collinare 1860-1936

di Fabio Mangone, Gemma Belli

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  • Prezzo: € 30.00
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    Descrizione:

    Volume oblungo (cm. 22,5 x 23,5) su carta patinata
    di 146 pagine con 88 rare illustrazioni e
    tavole, in bicromia, di progetti, planimetrie,
    vedute prospettiche ecc.

    Elemento conclusivo della collana dedicata ai progetti
    non realizzati e alle utopie per Napoli, questo
    volume tratta specificamente delle zone collinari,
    dal Vomero all’Arenella a Materdei, dai Ponti Rossi
    a Capodimonte. Nello sviluppo post-unitario si
    impose la riflessione sulle amene località collinari che
    per un verso avevano segnato un limite naturale
    all’espansione della città, e per l’altro si presentavano
    – soprattutto dopo il colera del 1884 – come luoghi
    particolarmente adatti a risolvere i problemi di
    sovraffollamento e di insalubruità dell’abitato della
    “vecchia Napoli”.

    Plurime ipotesi si alternano e si confrontano per questi
    siti: località per la villeggiatura, quartieri borghesi,
    rioni popolari, in una riflessione sempre attenta
    alla forma urbis e alla valorizzazione del panorama.
    Quello che rende del tutto particolari le proposte
    urbanistiche per queste aree è la centralità del problema
    della risalita: condizione imprescindibile per
    inglobare nel sistema urbano questi siti non è soltanto
    il tracciamento di strade ma anche e soprattutto la
    realizzazione di adeguati impianti per superare i
    dislivelli: ascensori, funicolari, “aerovie”, in cui non
    di rado la suggestione tecnologica si coniuga alla
    valorizzazione delle vedute panoramiche.

    La disamina critica dei tanti opuscoletti generosamente
    offerti da una classe professionale competente
    e aggiornata, preoccupata di modernizzare Napoli
    senza farle perdere la sua rinomata bellezza, mette
    in luce il perdurante livello raffinatamente europeo
    che Napoli continua ad avere per circa mezzo secolo
    dopo l’Unità. Nell’offrire soltanto una rigorosa ricostruzione
    storica dei progetti e dei piani, il volume si
    rivela un utilissimo strumento per riflettere su alcuni
    nodi urbanistici ancora insoluti.