Perché il male? Il problema nella Mesopotamia antica - Studi Mesopotamici; 2
di Claudio Saporetti
- Anno Edizione:
- 2012
- Collana/Rivista:
- COLLANA DI STUDI MESOPOTAMICI
- Casa Editrice:
- Aracne Editrice - Roma
- Argomento:
- Orientalistica e filologia orientale
- ISBN:
- 9788854849877
Descrizione:
Formato: brossura
Uno dei più angosciosi problemi che hanno sconvolto da sempre l'umanità è costituito dall'esistenza del "male". Poiché è dalla divinità che tutto deriva, dunque anche il male è dovuto ad un dio che lo manda a chi si merita castighi e punizioni. È una mentalità che avevano gli antichi, e che in certe persone dura tuttora. Tuttavia non sempre chi è colpito dal male ha la sensazione di meritarselo, a fronte di noti gaglioffi che invece non ne sono nemmeno sfiorati e vivono sani e ricchi. Si tratta del tema di Giobbe, presentato così bene nell'omonimo libro biblico ed ampiamente conosciuto. Non sono però altrettanto note le analoghe composizioni mesopotamiche che trattano, appunto, il tema del "giusto sofferente". In questo libro ne vengono presentate le principali, direttamente tradotte dal cuneiforme.