Sui «grandi sofisti». Ippia di Elide tra critica letteraria e «polymathia»

di Paola Scollo

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 15.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    Dimensioni: 15 x 21 cm, 154 pp.  - Collana Ateneo



    Nel corso del V secolo la riflessione letteraria dà vita a una serie di studi e teorizzazioni tra cui rientra l’analisi del linguaggio, argomento privilegiato delle ricerche dei sofisti. Professori di virtù politica e maestri nell’arte della “persuasione”, questi filosofi concentrano infatti i loro sforzi sull’indagine delle parole, primo gradino verso l’acquisizione del sapere. L’attenzione al corretto uso del linguaggio è strettamente connessa alla necessità di risultare convincenti di fronte all’uditorio, esclusiva garanzia di successo per l’oratore (la cui capacità di “plasmare” le parole lo rendeva degno di essere ascoltato e di conseguenza assunto come modello). Il presente lavoro muove dal desiderio di individuare quanto i sofisti abbiano contribuito allo sviluppo della critica letteraria, per poi delineare il lavoro esegetico svolto da Ippia di Elide partendo dai due dialoghi di Platone Ippia Minore e Ippia Maggiore. Nel metodo proposto da Ippia è possibile scorgere un forte intreccio tra analisi linguistica e letteraria, ricerca etico-morale e riflessione filosofica. La dettagliata analisi di Ippia sui testi a sua disposizione è infatti condotta in vista di un obiettivo ben preciso: estrapolare modelli comportamentali da proporre ai giovani per la conquista della virtù (αρετή), modelli tangibili e non puramente teorici, che segnino la differenza tra il “filosofeggiare” e il semplice “insegnare”. Esprimendo la necessità di fornire una nuova e altra interpretazione di Ippia quale critico letterario, ne deriva un utile contributo per la conoscenza e l’approfondimento di un argomento forse poco noto, ma certo di grande interesse storico e letterario.



    Paola Scollo (Catania, 1986) consegue nel 2010 la laurea specialistica in Scienze dell’Antichità presso l’Università di Pisa, continuando in seguito a mostrare un vivace interesse per i problemi di origine filologica, con una particolare attenzione per la critica letteraria del V secolo (periodo in cui maturarono il metodo e il gusto della scuola di Alessandria). Collabora attivamente (nelle rubriche di “storia antica”) con il mensile InStoria (instoria.it) e con InStoria - quaderni di percorsi storici.