La guerra, i Templari e gli altri cavalieri

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  • Anno Edizione:
  • 2008
  • Argomento:
  • Medievistica
  • ISBN:
  • 978-88-87615-52-4
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  • Prezzo: € 22.00
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    Descrizione:

    In 8°, brossura, pp. 146
    La guerra come arte estrema, spesso come follia, più raramente come incontro fra Eros e Thanatos e come arte del conoscere se stessi attraverso una sfida continua. Il "Cavaliere", massimo esponente del simbolismo palese e occulto connesso a tale arte, compare soprattutto nel Medioevo cristiano e in quello islamico, ma ne troviamo origini evidenti, anche se meno studiate, in tradizioni arcaiche (basti pensare ai Cabiri), sia europee che orientali, dove la presenza e il governo del "cavallo" o del "carro", costituisce non solo il limite d'appartenenza a una casta ma si riallaccia allo stesso simbolismo del mito platonico della "biga alata". Ovviamente il mito del "guerriero" si è prestato e si presta anche oggi a stentorei tentativi di valorizzazione degli elementi sanguinari del combattimento, confondendo spesso l'eroe con il macellaio…e la furia col furore. E, in realtà, è sempre assai difficile la ricerca e il ripristino di una sacralità e ritualità marziali in un mondo massificato e imbarbarito, dove eleganza, onore e virtù non hanno quasi più senso. Negli atti di questo convegno vengono studiate tali virili e disattese virtù, intese come ciò che unisce e che crea un ponte fra uomini e culture, indipendentemente dal luogo di provenienza e dalla "forma" delle tradizioni di provenienza. (leggi abstract) Interventi di: * Claudio Lanzi: Il senso della guerra e della religiosità guerriera * A.M. del Bello: La guerra a Sparta * Paolo Galiano: Le origini della Cavalleria * Nuccio D’Anna: Wolfram von Eschenbach e i Custodi del Graal * Riccardo Garbini: La Cavalleria nell'estremo oriente - Il Bushido e lo Yabusame * Alberto de Luca.: La cavalleria islamica tra istituzionalizzazione e spiritualità - Riflessioni su un possibile comparativismo estremizzato