Testi e problemi del giusnaturalismo romano - D. Mantovani, A. Schiavone (a cura di)

a cura di D. Mantovani, A. Schiavone

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    Descrizione:

    «Il diritto naturale – scrive il giurista Ulpiano - è quello che la natura ha insegnato a tutti gli animali; è da qui che discende l’unione fra maschio e femmina, che noi chiamiamo matrimonio, è da qui che discende la procreazione dei figli, da qui il loro allevamento». I giuristi romani individuavano anche un altro ordinamento – in parte connesso con questo - comune a tutti gli uomini e loro esclusivo, come comune ed esclusiva dell’uomo è la ragione su cui quest’ordinamento si basa: è «il diritto dei popoli - spiega Gaio -quello che la ragione naturale ha costituito presso tutti gli uomini, e viene osservato identicamente presso tutti i popoli».

    Il giusnaturalismo – cioè l’idea che il diritto sia fondato sulla natura dell’uomo e del mondo, e da questa natura possa perciò essere ricavato – risale alla speculazione greca ed ellenistica e ha trovato nei giuristi romani un’elaborazione destinata a esercitare una particolare influenza sul pensiero moderno, come riconosceva esplicitamente Grozio. La ragione di questa influenza è senz’altro da ricercarsi nella posizione privilegiata che i testi giuridici romani hanno avuto nella cultura giuridica e politica medievale e moderna, ma anche – ed è il tema di questo volume – nel fatto che l’istanza filosofica era calata dai giuristi romani in una concreta esperienza giuridica, rispetto alla quale costituiva non solo una ideologia giustificatrice, ma anche una tavola di argomenti per soluzioni tecniche.

    Il volume è il frutto di un innovativo progetto di alta formazione e ricerca, il «Collegio di diritto romano» organizzato dal Centro di studi e ricerche sui Diritti Antichi (CEDANT) dello IUSS di Pavia, con il concorso di docenti di Università europee e giovani studiosi di alta qualificazione.
    I saggi esaminano alcuni temi e testi significativi del giusnaturalismo romano sotto tre aspetti. Innanzitutto si segue Il giusnaturalismo dalla Grecia a Roma, cioè si chiariscono le premesse filosofiche greche, in Platone, in Aristotele e negli stoici, e si sonda la loro ricezione nella cultura romana, non solo in campo propriamente filosofico, ma anche nella manualistica retorica, da cui si trasmise in modo particolarmente efficace al pensiero giuridico. I saggi su Ius, natura, aequitas fino a Marco Aurelio considerano la prima emersione di motivi giusnaturalistici nei giuristi tardorepubblicani e il loro consolidarsi – sostanziale e terminologico – nei giuristi di I e II secolo d.C., fino a Gaio, e nella parallela prassi declamatoria. Infine, nella sezione Ius, natura, aequitas - l'epilogo severiano, l’indagine si concentra sui giuristi che operarono nell’età dei principi Severi, che hanno lasciato le definizioni più compiute e influenti dei temi giusnaturalistici e, al tempo stesso, fronteggiarono con la loro tecnica nuovi compiti di governo ecumenici, con risultati che possono leggersi come prodromi di riflessioni e realtà moderne e anche attuali.

    Sommario


    Il giusnaturalismo dalla Grecia a Roma

    Aldo Schiavone, Per una storia del giusnaturalismo romano
    Ada Neschke-Hentschke, Il diritto naturale nell’antica Grecia. Platone e gli stoici
    Giuseppe Cambiano, La Retorica di Aristotele e il diritto naturale
    Jean-Louis Ferrary, Le droit naturel dans les exposés sur les parties du droit des traités de rhétorique
    Federico Battaglia, Enumeratio virtuosa. Alla ricerca del logos della tutela processuale della proprietà
    Emilio Gabba, I principi etici della convivenza sociale secondo Polibio
    Chiara d'Aloja, Legge di natura e lotta politica nell’opera di Cicerone
    Giovanni Turelli, Societas quam ingeneravit natura. Brevi considerazioni sul concetto di societas in Cicerone
    Andrea Giardina, La clemenza, la natura e la politica. Un percorso di Seneca


    Ius, natura, aequitas fino a Marco Aurelio

    Antonio Mantello, Natura e diritto da Servio a Labeone
    Mario Bretone, Labeone e l'ordine della natura
    Agnieszka Kacprzak, L'actio aquae pluviae arcendae ed il concetto labeoniano di natura
    Wolfgang Waldstein, Equità e ragione naturale nel pensiero giuridico del I secolo d.C.
    Dario Mantovani, I giuristi, il retore e le api. Ius controversum e natura nella Declamatio maior XIII
    Nicolas Cornu-Thenard, Les fondements persuasifs du recours à l’équité. Une confrontation entre Quintilien et les écoles de déclamation
    Michel Humbert, Equité et raison naturelle dans les oeuvres de Celse et de Julien
    Gianpiero Mancinetti, La naturalis ratio e la critica degli ordinamenti particolari in Gaio.
    Pia Starace, Venuleio, il parricidio, i servi, la natura


    Ius, natura, aequitas. L'epilogo severiano

    Dieter Nörr, Alla ricerca della vera filosofia. Valori etico-sociali in Giulio Paolo
    Valerio Marotta, Iustitia, vera philosophia e natura. Una nota sulle Institutiones di Ulpiano
    Ulrike Babusiaux, Zur Funktion der aequitas naturalis in Ulpians Ediktslaudationen
    Francesco Maria Silla, Il rimborso delle spese funerarie in caso di prohibitio heredis.
    Jakob Fortunat Stagl, Die Ausgleichung von Vorteil und Nachteil als Inhalt klassischer aequitas
    Lorena Atzeri, Natura e ius naturale fra tradizione interna ed esterna al Corpus Iuris giustinianeo