CANOVA. GRAZIA E BELLEZZA - Catalogo della mostra (Spoleto, giugno - ottore 2016) a cura di Giuliana Ericani - Esaurito

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    Descrizione:

    In 4°, bross. edit. co bandelle, 166 pp., ill.ni a coll.
    Disegni, monocromi, gessi e incisioni e una "sorpresa" molto particolare per gli umbri che visiteranno la mostra. Canova. Grazia e Bellezza, l'esposizione ideata e prodotta da MetaMorfosi con la collaborazione del Comune di Spoleto e il sostegno della Regione Umbria, non si limita a raccontare ai visitatori, grazie alla raffinata selezione realizzata dalla curatrice Giuliana Ericani, il suggestivo momento dell'invenzione dell'opera, quello cioè in cui l'ispirazione si trasforma in idea e, quindi, in progetto. Ma aggiunge un'ulteriore, e inedito, approfondimento sui rapporti che legarono Antonio Canova, maestro italiano del Neoclassicismo, alla terra di Umbria.

    Trentuno disegni, monocromi, gessi ed incisioni, affiancati da una preziosa raccolta di lettere manoscritte, stanno infatti per arrivare a Spoleto per la seconda esposizione del MAG MetaMorfosi Art Gallery, il nuovo spazio espositivo realizzato da MetaMorfosi a Palazzo Bufalini, nel cuore di piazza Duomo a Spoleto, inaugurato a febbraio con la mostra De Chirico. La Ricostruzione, che ha richiamato più di 6 mila visitatori.

    Da domenica 26 giugno 2016, l'esposizione dell'accurata selezione di opere realizzata dalla curatrice Giuliana Ericani, già direttore del Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa e dell’Istituto internazionale di ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo, permetterà grazie ad un corpus di lettere manoscritte di particolare importanza, perché in grado di ricostruire, per la prima volta in maniera organica, gli stretti rapporti che legarono l'artista all'Umbria, di ricostruire le vicende biografiche che legarono l'artista a questa terra e ai suoi cittadini più autorevoli.

    Provenienienti in parte dalla Bibliotca di Bassano del Grappa e in parte da quella di Spoleto, il corpus di lettere manoscritte è ricco di curiosità e di aneddoti. Ad esempio la passione di Canova per i tartufi umbri, testimoniata da una lettera, datata gennaio 1807, in cui il maestro ringrazia lo spoletino Pietro Fontana di avergliene fatta arrivare in dono una cassa.