PER UNA STORIA DELLE BIBLIOTECHE ITALIANE La rifondazione democratica dell’Associazione Italiana Biblioteche (1945-1948) - Biblio-Theca, 3
di Maria Elisa Garcia Barraco
- Anno Edizione:
- 2014
- Collana/Rivista:
- Biblio-Theca - Collana di archivisica e biblioteconomia
- Casa Editrice:
- Arbor Sapientiae Editore - Roma
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
Descrizione:
Abstract
«È proprio per quest'opera di chiarificazione e di persuasione che io contavo sulla possibilità di più frequenti contatti e discussioni in seno all'Associazione. Troppo divisi e prevenuti in Italia, ignoriamo i benefici effetti della concordia discors, del trovarsi riuniti anche se di parere contrario, ma non separati dall'odio, a condizione di non dimenticare mai il dovere del rispetto reciproco e la fede assoluta nell'incontrastabile trionfo, in regime di libertà, delle idee maggiormente dotate di contributo spirituale e disinteressato».
Così scrive Enrico Jahier a Giorgio De Gregori in una sua lettere il 2 aprile 1949
Mentre da Roma si diramavano in tutta Italia appelli ai bibliotecari perché aderissero a una Unione sindacale italiana archivi biblioteche e belle arti (USIABBA), tale struttura non era ciò che potesse servire allo scopo, perché non poteva raccogliere anche i bibliotecari non governativi, che cadevano ciascuno sotto la giurisdizione del sindacato locale. In questo senso partivano altri appelli da Firenze, e Jahier ne era il principale corifeo, tendenti alla ricostituzione della Associazione preesistente con identici scopi e composizione ma strutturata democraticamente.